Alla Fondazione Nicola del Roscio fino al 25 gennaio la mostra a cura del collettivo curatoriale del Master in Art Management della Luiss, sotto la supervisione di Achille Bonito Oliva
Dal 21 dicembre 2023 al 25 gennaio 2024 la Fondazione Nicola del Roscio ospita la mostra Diadi, risultato di un percorso didattico iniziato a gennaio 2023 svolto dal Collettivo Curatoriale del Master in Art Management della Luiss Business School, sotto la supervisione di Achille Bonito Oliva. La mostra sarà presentata domani alle 11.30 alla Fondazione in via Francesco Crispi e inaugurata sempre domani alle 18.
Il titolo Diadi fa riferimento a un concetto di dualismo e di unione. Nella filosofia platonica la diade è il punto d’ordine che confluisce nel disordine e viceversa. Questo dualismo viene indagato anche da Nietzsche ne La nascita della Tragedia, dove si svela la dialettica tra apollineo e dionisiaco. Tale alternanza e compresenza di caos e logos si declina nell’allestimento, che si svilupperà in un percorso circolare favorito anche dalla morfologia dinamica degli spazi della Fondazione Nicola del Roscio. Tale circolarità, oltre a ribadire i legami di interdipendenza che operano tra queste due forze, permette al visitatore di ritornare sul percorso, riconsiderandolo alla luce del totale. In questo modo l’apollineo e il dionisiaco si alternano, trasformandosi gradualmente l’uno nell’altro.
La mostra, frutto di un anno di lavoro e ricerca da parte degli studenti, pone a confronto grandi artisti storicizzati italiani e internazionali come Carla Accardi, Julian Schnabel e Jannis Kounellis al fianco di autori più contemporanei come Loris Cecchini, Giulia Cenci, Lulù Nuti e David Casini. Gli studenti del Master si sono occupati interamente della realizzazione dell’evento, curandone sia gli aspetti organizzativi e logistici che quelli concettuali, creativi e allestitivi. “Siamo partiti da zero, iniziando a concepire la mostra fin dai primi giorni del Master. La sfida maggiore? Coordinare ventinove teste pensanti” spiegano gli studenti “ci siamo occupati di ogni aspetto: dalla scelta del tema all’individuazione dello spazio espositivo, dalla ricerca delle opere alla loro movimentazione, dai rapporti con i prestatori fino alla comunicazione”.
“Questa mostra” spiega Achille Bonito Oliva “conferma la capacità dell’arte di sviluppare una felice ambiguità. L’arte non vuole chiarire, ma creare problemi; non vuole sedare, ma agitare. Ecco il senso di una mostra oggi”.
Ad arricchire il percorso espositivo vi saranno le tre opere finaliste del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, quest’anno alla sua ottava edizione; il premio, organizzato dagli studenti del Master, offre a giovani artisti all’inizio della loro carriera la possibilità di vedere le proprie opere accostate a quelle di artisti già noti e di farsi conoscere meglio nel panorama artistico contemporaneo. “Non solo l’esposizione è il risultato di ben dodici mesi di lavoro dei ragazzi” aggiunge il coordinatore didattico dei master creativi di Luiss Business School, Luca Pirolo “ma bisogna sottolineare che con questa modalità abbiamo ormai da quattordici anni sdoganato il concetto di curatore collettivo, con indubbi risultati sotto il profilo didattico”.
Come avviene ogni anno nel periodo natalizio, la mostra del Master in Art Management è una buona occasione per scoprire modalità curatoriali innovative, confermando come organizzare un evento d’arte possa diventare strumento efficace per la formazione di una nuova generazione di giovani professionisti. Gli artisti in mostra sono Carla Accardi, David Casini, Loris Cecchini, Giulia Cenci, Antonia Freisburger, Jannis Kounellis, Diego Miguel Mirabella, Lulù Nuti, Luigi Ontani, Edoardo Piermattei, Julian Schnabel, Wilhelm von Gloeden e i tre giovani finalisti del Premio Internazionale Generazione Contemporanea: Nicola Ghirardelli, Roberto Maria Lino, Jacopo Naccarato.