Tentativi di scontro fra i collettivi di sinistra e di destra. il Presidente della Commissione Università della Camera Federico Mollicone: "Non ci faremo intimidire dai nostalgici degli anni Settanta"
Continuano le tensioni all'Università La Sapienza a Roma. Fuori dalla facoltà di Farmacologia della Sapienza di Roma ci sono stati tentativi di scontro, con lancio di bottiglie, fra i collettivi di sinistra e di destra. Questi ultimi, mentre cercavano di lasciare l’ateneo, sono stati bloccati in uno dei viali della città universitaria. Al momento la situazione è in stallo, con i collettivi di destra che chiedono l’allontanamento dei collettivi di sinistra per uscire dall’Università scortati dalle forze dell’ordine.
Un vigilante è stato colpito al volto da una pietra, partita dal blocco dei ragazzi di sinistra, nel corso delle tensioni in corso alla città universitaria. L’uomo, vistosamente sanguinante, è stato portato in ospedale.
Fuori dalla facoltà di farmacologia, per verificare che le elezioni studentesche si stessero svolgendo in maniera regolare, si era recata una delegazione di Fratelli d’Italia accolta dagli studenti con il coro "Fuori i fascisti dall’università".
“Siamo qui perché ieri sera un gruppo di ragazzi di Azione Universitaria è stata cacciata dall’università a elezioni in corso. Cosa che ho denunciato stamattina in Aula.", ha spiegato il deputato di Fratelli d’Italia Marco Perissa alla Sapienza di Roma. "Oggi eravamo venuti per vedere se era possibile svolgere il diritto di voto. Purtroppo quello che abbiamo trovato ci spinge a pensare che non è possibile. Addirittura penso sia il caso di considerare la possibilità di annullare queste elezioni perché quello che succede qui dentro è vergognoso". "Il problema è che i ragazzi non possono stare in ateneo a fare un po' di campagna elettorale - prosegue - perché poi se entrano nell'ateneo vengono schiacciati al muro da facinorosi urlanti è complicato".
Francesco Todde presidente di Gioventù nazionale Roma ha ringraziato " il presidente della Federazione romana Perissa, il coordinatore regionale del Lazio Trancassini e l’on. Filini per essere intervenuti nel tentativo di fermare questa spirale di violenza" e ha dichiarato: "Il clima di intimidazione e di violenza politica e democratica sta continuando. I nostri militanti impegnati nella campagna elettorale per il rinnovo del Senato accademico sono stati accerchiati mentre facevano attività elettorale e costretti a interrompere la campagna. Attivisti di estrema sinistra con i mano i caschi stanno rendendo impraticabile l’Università la Sapienza con la compiacenza e la tolleranza di troppi che preferiscono il silenzio.
"Gli studenti dei collettivi di destra in questi giorni si sono messi in blocco in tutta la città universitaria, soprattutto fuori dalla facoltà di giurisprudenza", è la denuncia del collettivo studentesco Cambiare Rotta durante il faccia a faccia fra studenti di sinistra e di destra fuori dalla facoltà di farmacologia. Fra i ragazzi di destra, denunciano, "non ci sono solo studenti della Sapienza, ma anche in età non universitaria. Questo perché hanno fatto una vera e propria chiamata nazionale". Per denunciare tutto questo, è stata indetta una conferenza stampa per domani alle 10:30 nella sede del rettorato.
"Altra vergognosa giornata all'Università di Roma La Sapienza di aggressioni e scontri da parte dei collettivi di sinistra" dichiara il Presidente della Commissione Università della Camera e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d'Italia Federico Mollicone. "Ai ragazzi di Azione Universitaria, quotidianamente, viene proibito di fare attività politica all'interno delle facoltà e proseguire una campagna elettorale regolare e democratica attraverso la violenza fisica e verbale. I video testimoniano il clima di odio che continua ad avvolgere gli atenei italiani. Solidarietà ad Azione Universitaria ma non ci faremo intimidire da reperti storici e nostalgici degli anni '70. Ringraziamo le forze dell'ordine per il loro lavoro. Schlein non ha nulla da dire? Scriverò come Presidente della Commissione Università della Camera al Ministro Bernini per quale ragione la Rettrice non abbia garantito la democrazia e le elezioni libere all'interno dell'ateneo e per sapere se lo ha fatto per volontà o per incapacità".