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Sara Giudice e Nello Trocchia, archiviata l'accusa di violenza sessuale

Nella denuncia una collega nel febbraio 2023 riferiva di aver subito molestie in taxi dalla coppia. La giornalista su Instagram: "Oggi giustizia è arrivata"

Il post sui social della giornalista Sara Giudice
Il post sui social della giornalista Sara Giudice
16 dicembre 2024 | 15.37
LETTURA: 3 minuti

Il gip di Roma ha archiviato l'indagine che vedeva coinvolti i due giornalisti Sara Giudice e Nello Trocchia, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una collega. Il giudice ha accolto la richiesta della procura che aveva sollecitato l'archiviazione dell'inchiesta. Nella denuncia presentata dalla giornalista nel febbraio 2023, la donna riferiva di aver subito molestie al ritorno in taxi insieme con la coppia di colleghi.

''E' pacifico che, la sera del 29 gennaio 2023, di ritorno dalla festa di compleanno’’ tra i tre ‘’vi siano stati atti di natura sessuale (…) lo ha riferito la querelante e gli indagati lo hanno confermato in sede di interrogatorio" si legge nel provvedimento. "È pacifico, inoltre, che tutti e tre quella sera avessero bevuto e che fossero quantomeno brilli’’ scrive il gip Maria Gaspari che ha archiviato l’indagine. "Nel caso di specie, non è emerso alcun elemento che consenta di affermare con certezza che la giornalista, nel momento in cui è entrata in taxi, fosse in una condizione di inferiorità psichica rispetto agli indagati – si legge nel provvedimento -, posto che avevano bevuto tutti e tre e che tutti e tre, come riferito dal tassista, sono entrati in taxi ridendo e scherzando e la stessa querelante ha detto al tassista 'hai visto chi ti stai portando stasera casa?', frase del tutto conferente con la situazione, visto che erano tutti e tre giornalisti che lavoravano in televisione e, quindi, conosciuti (in particolare Nello Trocchia, che in effetti il tassista ha dichiarato di aver riconosciuto)".

La giornalista aveva chiesto di svolgere ulteriori indagini, mentre per il gip "non è utile espletare una nuova consulenza tossicologica sul campione di urine della parte offesa per indagare anche sulla presenza di sostanze diverse dal Ghb, già escluso dal consulente del pm, in quanto le modalità e i tempi con cui il campione è stato prelevato a distanza di circa 18 ore dal fatto, impedirebbero comunque di pervenire a una certezza di risultato, come osservato concordemente da tutti i consulenti di parte’’.

‘’Così ricostruita la condotta della querelante e degli indagati all'interno del taxi sulla base delle dichiarazioni del tassista, invero coincidenti con quanto dichiarato dagli indagati in sede di interrogatorio, non emerge alcun elemento sintomatico di quella condizione di stordimento e incapacità di reazione in seguito riferita dalla giornalista al compagno nel corso del lungo litigio notturno che l'avrebbe indotta a fare cose contro la sua volontà’’ conclude il gip.

Sara Giudice: "Oggi giustizia è arrivata"

"Una falsa denuncia è stata trasformata in una campagna di mostrificazione contro due giornalisti considerati 'nemici' del governo, noi" scrive Sara Giudice in un post su Instagram. La coppia è stata difesa dai legali Grazia Volo e Flavia Insom. "Nonostante il dolore per l'infamante e infondata accusa siamo rimasti in piedi aspettando che i giudici sancissero la verità dei fatti. Oggi giustizia è arrivata. Ci tengo a precisare che nessuna falsa accusa deve appannare la sacrosanta battaglia contro la violenza sulle donne. Il dolore segna, ma oggi sono più forte e più libera. Grazie a chi è rimasto vicino, grazie per ogni pensiero e carezza".

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