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Nicola Yuri Bruzzano, studente modello scomparso: i contanti e la bugia sulla scuola

Del 17enne si sono perse le tracce lo scorso 11 marzo

Nicola Yuri Bruzzone
Nicola Yuri Bruzzone
21 marzo 2025 | 15.54
LETTURA: 2 minuti

Potrebbe aver avuto in tasca un migliaio di euro Nicola Yuri Bruzzano, il 17enne scomparso lo scorso 11 marzo da Garbagnate Milanese. L'ultima persona ad averlo visto è il nonno, che da Bollate, dove la famiglia vive, lo aveva accompagnato a scuola. Al liceo Russel-Fontana, però, Nicola non è mai entrato.

La bugia sulle lezioni extra

Le telecamere vicine all'istituto lo hanno ripreso, mentre si allontanava da solo. Nella zona i carabinieri, che dieci giorni fa hanno raccolto la denuncia del padre, non hanno individuato altri 'occhi elettronici' che possano chiarire la direzione presa dal giovane in quella che appare una fuga volontaria. Il suo telefono risulta spento dalle 8.30 dell'11 marzo e l'ultima cella agganciata è proprio quella dell'istituto, dove non è mai entrato. Alla famiglia aveva raccontato che quel giorno avrebbe dovuto intrattenersi di più a scuola per delle lezioni extra, ma quando il nonno è tornato a prenderlo al pomeriggio, il liceo era chiuso. Una piccola bugia, quella sulle lezioni pomeridiane, detta forse per guadagnarsi due ore in più per far perdere le proprie tracce.

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I risparmi portati via

Descritto da chi lo conosce come timido e riservato, Nicola Yuri Bruzzano non ha profili sui social network. A casa non avrebbe dato segni di malessere che potessero far prevedere una sua fuga. Eppure tutto lascia pensare che sia quello che ha fatto: le immagini delle telecamere, la menzogna sull'orario delle lezioni, il telefono spento, i documenti e i soldi in tasca. Tra paghette e regali dei parenti, il 17enne avrebbe accumulato un migliaio di euro, che ora a casa non si trovano più. Non sembra invece che il ragazzo abbia portato con sé vestiti o altri effetti personali.

L'appello a Chi l'ha visto

La famiglia, oltre alla denuncia ai carabinieri per allontanamento volontario, si è rivolta all'associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse, e alla trasmissione 'Chi l'ha visto?'. Sui social, poi, da giorni si rincorrono gli appelli "a chiunque lo veda o lo senta. Se avete modo di parlargli - raccomandano i genitori - fategli sapere che può tornare a casa tranquillo e che tutti, familiari e amici, lo aspettano con amore e voglia di riabbracciarlo". Il ragazzo, occhi e capelli castani, un metro e 75 centimetri di altezza, al momento della scomparsa indossava giacca e pantaloni scuri.

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