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Morbillo, record di casi in Europa: 127.350 nel 2024, mai così tanti in 25 anni

Sono il doppio rispetto al 2023 secondo l'ultimo report Oms Europa-Unicef. In Italia 127 contagi dal primo gennaio, Iss: "Uno su 3 ha avuto una complicanza"

Ragazza a letto con il morbillo - (Fotogramma/IPa)
Ragazza a letto con il morbillo - (Fotogramma/IPa)
13 marzo 2025 | 15.08
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Record di casi di morbillo in Europa. "Nel 2024 sono stati segnalati 127.350 contagi, il doppio rispetto al 2023 e il numero più alto dal 1997. I bambini sotto i cinque anni hanno rappresentato oltre il 40% dei casi segnalati nella regione Europa dell'Oms, che comprende 53 Paesi in Europa e Asia centrale. Oltre la metà dei casi segnalati ha richiesto il ricovero ospedaliero. Sono stati registrati 38 decessi in totale, sulla base dei dati preliminari ricevuti al 6 marzo 2025". Sono i dati dell'ultimo report dell'Oms Europa e dell'Unicef. Del morbillo si è registrata una ripresa dei casi nel 2018 e nel 2019 con 89.000 e 106.000 contagi segnalati rispettivamente nei due anni.

"Dopo un calo della copertura vaccinale durante la pandemia Covid-19, i casi sono aumentati di nuovo in modo significativo nel 2023 e nel 2024. I tassi di vaccinazione in molti paesi devono ancora tornare ai livelli pre-pandemia, aumentando il rischio di epidemie", evidenzia il report.

"Il morbillo è tornato ed è un campanello d'allarme. Senza alti tassi di vaccinazione, non c'è sicurezza sanitaria. Mentre definiamo la nostra nuova strategia sanitaria regionale per l'Europa e l'Asia centrale, non possiamo permetterci di perdere terreno. Ogni paese deve intensificare gli sforzi per raggiungere le comunità sotto-vaccinate", ha avvertito il Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa. "Il virus - ha aggiunto - del morbillo non si ferma mai, e nemmeno noi possiamo farlo". La regione europea ha rappresentato un terzo di tutti i casi di morbillo a livello globale nel 2024. Solo nel 2023, 500mila bambini nella regione hanno saltato la prima dose del vaccino contro il morbillo (MCV1) che dovrebbe essere somministrata tramite i servizi di immunizzazione di routine.

"I casi di morbillo in Europa e Asia centrale sono aumentati vertiginosamente negli ultimi due anni, evidenziando lacune nella copertura vaccinale - ha affermato Regina De Dominicis, direttore regionale dell'Unicef per Europa e Asia centrale - Per proteggere i bambini da questa malattia mortale e debilitante, abbiamo bisogno di un'azione governativa urgente, compresi investimenti sostenuti negli operatori sanitari".

In Italia 127 casi dal primo gennaio, Iss: "Uno su 3 ha avuto una complicanze"

Per quanto riguarda l'Italia, dal primo gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 "sono stati notificati 127 casi di morbillo, di cui 117 (92,1%) confermati in laboratorio, 3 probabili e 7 casi possibili (53 nel solo mese di febbraio). Tra i casi segnalati nel 2025 16 (12,6%) sono casi importati. Quindici Regioni e province autonome hanno segnalato casi, di cui sette (Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Lazio, Campania e Sicilia) hanno segnalato complessivamente il 79,5% dei casi (101/127). L’incidenza più elevata è stata osservata in Sicilia (50,1/milione abitanti) seguita dalla provincia di Trento (44,0/milione), dalle Marche (36,4/milione) e dalla provincia di Bolzano (33,5/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 12,9 casi per milione di abitanti". È quanto emerge dal nuovo numero del bollettino periodico 'Morbillo & Rosolia News' curato dalla Sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell'Istituto superiore di sanità (Iss).

L’età mediana dei casi segnalati, sempre nei primi due mesi dell'anno, è pari a 30 anni (0 - 71 anni). Il 52% ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 24,4% ha più di 40 anni di età. Tuttavia -evidenziano gli esperti - l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (60,4 casi per milione). Sono stati segnalati 8 casi in bambini con meno di un anno di età. Lo stato vaccinale è noto per 115 casi dei 127 segnalati (90,6%), di cui 104 casi (90,4%) erano non vaccinati al momento del contagio, 8 casi (7,0%) erano vaccinati con una sola dose e 1 caso (0,9%) era vaccinato con due dosi. Per i rimanenti 2 casi (1,7%) non era noto il numero di dosi effettuate".

"Circa un terzo dei casi (37,8%) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state polmonite (19) e diarrea (17) - analizza l'Iss - È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 56,7% dei casi (72/127) viene riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 11,0% (14 casi) una visita in pronto soccorso. L’informazione sull’ambito di trasmissione è nota per il 48,0% dei casi segnalati (61/127). La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare (55,7%). Tredici casi (21,3%) si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), 9 (14,8%) casi durante viaggi internazionali, 4 (6,6%) hanno acquisito l’infezione in ambito lavorativo (non medico). Tra i casi segnalati, 13 sono operatori sanitari, di cui 10 non vaccinati, 1 vaccinato con due dosi e per 2 casi non è noto lo stato vaccinale. Il 44,4% (52/117) dei casi di morbillo confermati in laboratorio sono stati genotipizzati, di cui 36 con genotipo D8 e 16 con genotipo B3".

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