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Incidenti, con laboratorio hi-tech Polstrada "scatole nere" senza segreti

Strumentazioni all'avanguardia per fare luce sui sinistri stradali più gravi

Incidenti, con laboratorio hi-tech Polstrada
11 aprile 2025 | 14.59
LETTURA: 3 minuti

Un ufficio tecnico all’avanguardia in grado di ricostruire incidenti stradali complessi e fornire così un supporto qualificato all’autorità giudiziaria nelle indagini. E' il Laboratorio Centrale Automotive Analytics and Forensics della Polizia, che in occasione delle celebrazioni per il 173esimo anniversario della fondazione della Polizia, è esposto nello stand della Polstrada in piazza del Popolo, a Roma. Le attività del laboratorio sono state illustrate nel corso di un incontro a cui hanno preso parte, tra gli altri, il direttore centrale delle Specialità della Polizia, Renato Cortese, il direttore del Servizio Polizia Stradale, Santo Puccia e il sostituto procuratore di Roma Vincenzo Palumbo. Il laboratorio è in grado di analizzare i dati recuperati dalle centraline elettroniche, le cosidette scatole nere, e dai tablet, di cui sono dotati i moderni veicoli, consentendo poi una ricostruzione in tre dimensioni delle dinamiche degli incidenti stradali ai fini dell’accertamento delle responsabilità delle persone coinvolte. Tutto questo lavoro viene svolto da un team di poliziotti altamente qualificati.

''Il Laboratorio esiste dal 2019 ma in questi anni è cresciuto - spiega all'Adnkronos il direttore del Servizio di Polizia stradale, Santo Puccia - abbiamo investito nella formazione creando 40 esperti che sono sul territorio nazionale e che svolgono questa attività di ricostruzione degli incidenti stradali con dotazioni tecnologiche all'avanguardia. Un'attività che cresce e che dovrà crescere sempre di più perché nella ricostruzione di eventi complessi, come gli incidenti stradali molto gravi, l'elemento della tecnologia adesso è centrale. I veicoli attuali costituiscono un patrimonio informativo veramente inestimabile per un operatore di polizia''.

''Basti pensare che all'interno dell'airbag, che ormai è diffusissimo su tutti i veicoli, ci sono delle centraline che registrano tutta una serie di informazioni negli istanti immediatamente precedenti e in quelli successivi a un evento severo, ovvero in cui c'è stata, per esempio, l'esplosione e l'apertura dell'airbag - spiega - Dati che poi possono essere acquisiti dai nostri operatori del laboratorio forense ed essere messi in relazione con i rilievi che vengono fatti su strada. Quindi possiamo avere misurazioni di grandezze come la velocità, se sono entrate in gioco delle decelerazioni, la frenata quando si è frenato. Tutti questi dati costituiscono un patrimonio fondamentale per ricostruire l'incidente''.

Tecnologie all'avanguardia ma non solo. ''Ci vuole certamente anche la competenza, le capacità del poliziotto di estrarre queste informazioni che ovviamente poi vanno abbinate ai rilievi tradizionali fatti attraverso dispositivi moderni, sistemi georeferenzati, che portano a un'accuratezza nei rilievi che è fondamentale''. E certamente, spiega, la differenza la fanno gli operatori che ''arrivano sul teatro del sinistro, la nostra scena del crimine, perché parliamo di omicidi stradali e di incidenti con lesioni gravissime. Lì ci vuole tutta la competenza dei nostri poliziotti nel saper acquisire tutte le tracce che sono proprie di quell'evento''.

Tra gli obiettivi raggiunti: 35 incidenti stradali complessi ricostruiti grazie ai dati recuperati dalle centraline, 18 attività di indagine attraverso l’analisi dei dati estratti dai sistemi di infotainment e dai dispositivi mobili, oltre 200 attività forensi dai 40 esperti formati sul territorio. L’attività del laboratorio viene svolta in sinergia con il mondo accademico e scientifico, nel cui ambito si sta sviluppando una specifica collaborazione con l’Università degli studi di Foggia, al fine di consentire un costante aggiornamento scientifico utile a potenziare le tecnologie di analisi forense, con l’integrazione di strumenti avanzati a supporto dell’autorità giudiziaria. In questo percorso, la collaborazione con le università e l’autorità Giudiziaria ha permesso la definizione di protocolli e linee guida in tema di prelievi e accertamenti necessari nei casi di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi e gravissime.

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