Sold out, al teatro degli Eroi a Roma per il secondo appuntamento del format di Sonia D’Agostino “Io le donne non le capisco”, che dagli studi radiofonici replica sul palcoscenico con una nuova veste, sostituendo il vecchio desk con tavolini rotondi e sedioline occhieggianti ad un intimo incontro tra amici. “Finché divano non ci separi” il titolo della serata dedicata alla controversie di coppia, portate in scena come sempre dalla D’Agostino, affiancata da Alberto Laurenti e Loredana Pedrone, attraverso la voce dei suoi ospiti, perlopiù volti cari al pubblico televisivo.
Sul palco con la conduttrice a parlare di uomini, donne, unioni, separazioni, seduzione, sesso e tradimento Sonia Bruganelli, Federica Cifola, Marina La Rosa, la sessuologa Chiara Simonelli, Maria Consiglio Visco di Merigliano e il matrimonialista Gian Ettore Gassani autore, con la partecipazione della stessa D’Agostino, del libro “Strage degli Innocenti”, presentato in apertura della serata. Dalla giurisprudenza agli aneddoti, dal serio al faceto il talk show ha raccolto il plauso del pubblico chiamato come di consueto a partecipare attivamente. L’umorismo di Federica Cifola, per l’occasione inviata speciale in platea, la comicità dei Sequestrattori, e i giochi di seduzione di Marina La Rosa hanno regalato alla serata la leggerezza inequivocabile del salotto di “Io le donne non le capisco”. La musica di Alberto Laurenti, la voce Nadia Natali e Sara Fois, e Gianluca Carlini e il pianista Liano Viko hanno composto la colonna sonora di una serata dai mille colori. Ospite d’eccezione sul palco Maurizio Mattioli che accompagnato dal maestro Laurenti ha reso il suo immancabile omaggio a Roma , alla musica di Franco Califano e alla poesia di Giuseppe Gioacchino Belli.
“E’ una gioia per noi – dichiara D’Agostino- raccogliere così tanto affetto e gradimento da parte del pubblico, al punto che anche in questo secondo appuntamento purtroppo non abbiamo potuto accogliere tutte le richieste di prenotazione. Io le donne non le capisco ha l’intento di trattare con leggerezza temi importanti riguardanti la vita di coppia in un periodo in cui il mondo maschile e quello femminile sono sempre più distanti. Il divano infatti evoca l’intimità alla quale tornare se si è in sintonia e dalla quale fuggire se prevale la noia. Ci tengo anche a ringraziare tutti coloro che ci seguono con simpatia e affetto, confermando che in una società in cui si è più avatar che esseri umani, ci sono ancora belle persone con valori comuni, che sono disposte a mettersi in gioco. Un ringraziamento speciale va alla stampa che ancora una volta ci ha sostenuto, incuriosita dal nostro progetto”.