Secondo l'avvocato Guido Scorza le dichiarazioni dell'Ai cinese contrastano con l'evidenza che l'app fosse disponibile sugli store italiani fino a pochi giorni fa
"DeepSeek è ancora disponibile nella versione web, e la sua risposta stride con la realtà". Non usa mezzi termini l'avvocato Guido Scorza, componente del collegio del Garante della Privacy, nel commentare ai microfoni di Eurofocus/Adnkronos la dichiarazione dell'Ai cinese di "non aver mai operato in Italia" e di "non avere intenzione di operare nel mercato italiano". Scorza sottolinea come tale affermazione, rilasciata dopo una richiesta di chiarimenti da parte del Garante, contrasti con l'evidenza che l'app fosse disponibile sugli store italiani e utilizzabile in lingua italiana fino a pochi giorni fa.
"A noi è sembrato piuttosto evidente che per un certo periodo di tempo abbiano voluto operare sul mercato italiano", prosegue Scorza, sottolineando come DeepSeek non solo fosse disponibile in Italia, ma offrisse anche la possibilità di usare l'app (anche in versione web) in lingua italiana. Nonostante la rimozione dagli store italiani di Google e Apple, il suo essere accessibile via web alimenta i dubbi sulla strategia della società cinese.