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Treviso, 55enne rientra dal Congo e muore per sospetta febbre emorragica

Sono in corso gli accertamenti diagnostici per risalire alle origini dell’infezione

Treviso, 55enne rientra dal Congo e muore per sospetta febbre emorragica
17 dicembre 2024 | 17.48
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Sospetto caso di febbre emorragica in Veneto. Un uomo di 55 anni di Trevignano (Treviso), rientrato di recente da un viaggio in Congo, è deceduto nella serata di ieri, 16 dicembre, per un caso sospetto di febbre emorragica. La segnalazione arriva dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana di Treviso e sono in corso accertamenti diagnostici in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma per risalire alle origini dell’infezione.

In attesa degli accertamenti diagnostici sono state comunque attivate tempestivamente le misure di sanità pubblica previste per questi casi, in accordo con il Ministero della Salute, l’Istituto Spallanzani e l’Istituto Superiore di Sanità. È stato inoltre attivato il protocollo che dispone l’isolamento fiduciario domiciliare per l’unico contatto noto dell’uomo e avviata la relativa sorveglianza sanitaria.

Ministero-Iss: no contatti con operatori e cure

In una nota congiunta, il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità (Iss) riferiscono che "dalle prime informazioni raccolte dalla Aulss2 Veneto, il paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall'insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica".

"Sono in corso gli accertamenti da parte dell'Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e dell'Istituto superiore di sanità - informano il ministero e l'Iss - La Regione Veneto, come da protocollo, ha già attivato in forma precauzionale le necessarie misure di sorveglianza sanitaria. Si ricorda - concludono - che i precedenti casi di pazienti provenienti dal Congo (regione di Kinshasa), uno ricoverato all'ospedale di Lucca e l’altro presso l'azienda ospedaliera di Cosenza, sono guariti e sono stati dimessi".

"Malaria grave"

L'uomo aveva viaggiato nella capitale Kinshasa e a Nord lungo il fiume Congo. E proprio in queste ore sono rimbalzate sui media le dichiarazioni del ministero della sanità della Rdc che ha parlato con maggiore certezza rispetto ai giorni scorsi di "malaria grave che si manifesta sotto forma di malattia respiratoria in una terra indebolita dalla malnutrizione", come riporta l'Agence congolaise de presse, l'agenzia di stampa ufficiale del Paese africano, sul proprio account X.

La malaria era già sotto la lente degli esperti. Lo stesso Dg dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva evidenziato che alcuni campioni prelevati in Congo da pazienti affetti dalla malattia misteriosa erano risultati positivi alla malaria. Ma non era stata esclusa la possibilità che questi pazienti soffrissero di più patologie contemporaneamente.

Per Oms causa ancora da chiarire in via definitiva

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha affermato tuttavia di non aver ancora determinato in modo definitivo la causa della 'malattia x' che sta circolando nella zona sanitaria di Panzi, provincia di Kwango, Sud-Ovest della Repubblica democratica del Congo (Rdc), e che sono ancora in corso test di laboratorio. E' quanto ha riferito l'agenzia Onu per la salute in una dichiarazione inviata via e-mail a 'Usa Today'.

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