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Truffa con nome di Crosetto, nel mirino anche Armani, Tronchetti Provera, la famiglia Moratti e Bertelli

Nomi di primo piano dell'imprenditoria e della finanza contattati dai truffatori

Guido Crosetto
Guido Crosetto
07 febbraio 2025 | 21.06
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Il gotha dell'imprenditoria e della finanza in Italia. Sono loro i bersagli del gruppo di truffatori che ha usato il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto, del suo staff e di un generale per cercare di truffare, con uno stratagemma credibile e articolato, alcuni tra i più grandi imprenditori multimilionari.

I loro cognomi famosi fanno parte di un lungo elenco ora nelle mani della procura di Milano che sta cercando di ricostruire la complessa rete del raggiro. Per ora solo un filantropo ha denunciato la truffa da quasi un milione di euro, altre due denunce dovrebbero essere formalizzate nelle prossime ore, ma il numero delle potenziali vittime sembra destinato a salire.

A quanto risulta all'Adnkronos tra le persone che sono state contattate dal gruppo di truffatori, ma che non sarebbero cadute nel tranello, figurano lo stilista Giorgio Armani, un esponente della famiglia Moratti, Marco Tronchetti Provera, l'amministratore delegato di Tod's Diego Della Valle, Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada e presidente del gruppo.

Gli episodi, tra truffe messe a segno e tentate sono diversi, ma la vittima caduta nella rete del gruppo - capace di utilizzare tantissimi numeri "clonati", uno con prefisso di Roma, ma anche dello staff del ministro Crosetto - è solo una. Alla richiesta di fantomatici riscatti da pagare per persone - giornalisti in particolare - rapite in Medio Oriente, solo una vittima ha versato denaro, in due diversi momenti. Sul suo nome il riserbo è massimo, anche per ragioni investigative.

L'indagine

Il procuratore capo Marcello Viola, il pubblico ministero Giovanni Tarzia e i carabinieri del Nucleo investigativo, sono al lavoro per bloccare i bonifici fatti su conti esteri, anche se pare difficile si riescano a congelare. In tal senso, sono stati attivati tutti i canali di cooperazione internazionale per arrivare a bloccare il denaro, in particolare su un conto europeo.

Sono alcuni i professionisti milanesi rimasti impigliati nella truffa telefonica. Sui bonifici effettuati dall'unica vittima che ha denunciato, la procura di Milano sta indagando e sta cercando di bloccare i soldi - quasi 1 milione di euro - elargiti.

La truffa in cui viene usato il nome di Crosetto, però, non sembra l'unica. Da Banca d'Italia arriva un invito alla prudenza. "Si sono verificati di recente alcuni tentativi di truffa che utilizzano indebitamente il nome e il logo della Banca d'Italia", come ad esempio richieste di denaro per liberare giornalisti rapiti all'estero, "con la promessa di una restituzione da parte della Banca d'Italia" si legge in una nota dell'istituto, completamente estraneo a tali richieste. "Si raccomanda di non fornire alcuna risposta e denunciare i casi all'autorità giudiziaria".

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