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Blitz della polizia tra Italia e Germania, operazione internazionale contro la 'ndrangheta

Il blitz in diverse province italiane e nel land tedesco del Baden-Württemberg: 29 misure

Polizia - Fotogramma
Polizia - Fotogramma
01 aprile 2025 | 07.30
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Blitz della polizia tra Italia e Germania, oggi, contro la 'ndrangheta, scattato in diverse province italiane e nel land tedesco del Baden-Württemberg. Nel corso dell'operazione, gli investigatori della polizia e della kriminalpolizeidirektion di Waiblingen, hanno eseguito 29 provvedimenti restrittivi contro un'organizzazione.

I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.

I provvedimenti scaturiscono dalle indagini condotte nell’ambito della Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team Jit), tra la Dda di Catanzaro e gli uffici investigativi della Polizia, con la procura di Stoccarda e la polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.

Le attività esecutive sono state supportate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell’ambito del Progetto I Can. Sul versante italiano, è stata data esecuzione all’ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda di Catanzaro, nei confronti di 20 indagati.

L'operazione 'Boreas'

Un'organizzazione criminale, con base nel Cosentino, ma con ramificazioni in Germania e in particolare a Stoccarda, dove la 'ndrina dei Greco di Cariati - proiezione del locale di Cirò Marina - avrebbe agito riproducendo stretti vincoli territoriali, simili a quelli adottati in Italia, attraverso il ricorso a metodi violenti finalizzati all’imposizione dell'acquisto di prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Calabria agli imprenditori italiani presenti in territorio tedesco. È quella smantellata, alle prime ore del mattino, con la maxi operazione 'Boreas' svolta in diverse province italiane e in Germania dalla Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (Sisco) di Catanzaro e dalla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il supporto delle Squadre Mobili di Cosenza, Modena, Parma, Ferrara e Grosseto e delle S.I.S.C.O. di Bologna e Firenze, di pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine 'Calabria Settentrionale - Meridionale e Centrale' e di due unità cinofile antidroga. Venti le persone finite agli arresti, indagate, a vario titolo. Dei 20 indagati, 13 sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, mentre gli altri 7 di quella degli arresti domiciliari.

Il provvedimento scaturisce da un’ampia attività di indagine diretta dalla Dda di Catanzaro, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato, Squadra Mobile, Sisco di Catanzaro e Servizio centrale Operativo, attraverso investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, nonché riscontri e servizi dinamici sul territorio, e che si è avvalsa della cooperazione giudiziaria internazionale con la Germania, mediante la costituzione di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team Jit), tra la Procura antimafia di Catanzaro e gli uffici investigativi della Polizia di Stato, con la Procura di Stoccarda e la Polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.

In particolare, gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare la presenza sul territorio di Cariati, nel Cosentino, di un'organizzazione criminale di tipo 'ndranghetistico e di riscostruire i ruoli degli associati, le attività illecite commesse e i relativi settori. A carico degli indagati sono emerse, inoltre, ipotesi di reati contro il patrimonio, tra cui danneggiamenti propedeutici alle attività estorsive ed estorsioni, commesse anche in territorio tedesco, nonché condotte illecite da parte di professionisti, tra cui avvocati e commercialisti, attivi sul territorio di Cariati relativamente ai reati di intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza con minaccia o violenza, e falso, tutti con l’aggravante mafiosa.

"Criminalità deve sapere che lo Stato c'è"

"L'operazione odierna è il frutto della straordinaria collaborazione tra le forze di polizia e le Procure italiane e tedesche. Un risultato che va ben al di là delle misure eseguite, che colpiscono al cuore le organizzazioni di 'ndrangheta". È quanto dichiara all'Adnkronos il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, a proposito dell'operazione 'Boreas'. Il prefetto ha rivolto "i complimenti ai nostri investigatori, al Servizio di Cooperazione del ministero dell'Interno e alla Dda di Catanzaro. Si tratta di un risultato che scardina le certezze della criminalità organizzata: chi intende delinquere a questi livelli - ha infine aggiunto De Rosa -, deve sapere che lo Stato c'è e non arretra".

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