Consapevoli della straordinarietà del momento storico che stiamo vivendo, e conseguentemente dell’importanza di informarsi quotidianamente (28,9%) e di approfondire (30,2%) i giovani ritengono che vi sia stato un eccesso di informazione sulla pandemia (per il 32,5% se n’è parlato troppo e in maniera esagerata) nonché un inutile allarmismo (41,2%). Il quadro si ricava dal 9° Rapporto di Ricerca annuale di “Generazione Proteo”, l’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, realizzato quest’anno in partnership con Grandi Scuole e che ha visto intervistati 1.812 studenti italiani degli ultimi anni delle superiori, rappresentativi dell’intero territorio nazionale e delle diverse tipologie di indirizzo, e che restituisce l’identikit della 'Generazione post-Covid'.
Non positiva nel breve periodo, l’infodemia diventa un disincentivo all’informarsi in una prospettiva di lungo periodo, stante il complessivo 58,6% di intervistati che ammette di aver avuto più volte voglia, nel corso dell’ultimo anno, di smettere di seguire le notizie sulla pandemia.