E’ Trento il capoluogo di provincia meno ‘efficiente’ nella spesa per gli stipendi corrisposti ai dipendenti a tempo indeterminato, che nel 2020 ammonta a 37.719.856,96 euro. E’ l’unico, infatti, per questa voce specifica relativa ai costi del personale, ad ottenere il rating C, il più basso nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).
Se si considera, invece, la spesa in valori assoluti per pagare i dipendenti ‘fissi’, la più elevata si registra a Roma (567.424.875,81 euro), seguita da Milano (331.057.648,87), Torino (188.568.119,04), Palermo (125.826.802,46), Napoli (120.282.307,55), Genova (111.430.582,15), Bologna (98.452.907,84), e Firenze (90.254.176,94). Al contrario, sempre in valori assoluti, a spendere di meno sono: Nuoro (4.828.190,76 euro), Lodi (4.773.267,24), Verbania (4.701.097,98), Fermo (4.607.708,14), Enna (4.532.707,21), Trani (4.184.193,91), Sondrio (3.522.228,56), Carbonia (3.180.005,17), Vibo Valentia (3.124.994,59), Urbino (2.806.027,09) e Isernia (2.761.020,48).