Pechino denuncia all'Onu che nei mesi scorsi i satelliti lanciati da Space X, la società spaziale del fondatore di Tesla, per due volte sono quasi entrati in collisione con la stazione spaziale Tiangong
I satelliti di Elon Musk fanno arrabbiare la Cina. Pechino ha chiesto alle Nazioni Unite di ricordare agli Stati Uniti le responsabilità nello Spazio. La Cina è infuriata per aver dovuto adottare per due volte delle misure per evitare a collisione tra le sua stazione spaziale ed i satelliti lanciati da Musk. Lo ha confermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, affermando che è stato comunicato il 3 dicembre all'Onu che gli Usa non rispettano i loro obblighi relativi al Trattato sullo spazio extra atmosferico.
Secondo quanto riporta "The Independent", in un rapporto presentato all'inizio del mese ad una commissione dell'Onu la Cina ha infatti denunciato il fatto che i satelliti Starlink, lanciati dalla compagnia di Musk SpaceX, sono quasi entrati in collisione con la stazione spaziale cinese Tiangong lo scorso luglio ed ad ottobre. La stazione, si specifica nel rapporto, è stata costretta ad adottare "misure preventive" durante questi due "incontri ravvicinati".
Pechino chiede quindi all'Onu che gli Stati "abbiano internazionalmente le responsabilità" delle attività nello spazio. Space X ha finora lanciato 1.600 satelliti nello spazio ed ha ottenuto dalla US Federal Communications Commission il permesso di lanciarne 12mila.
Prima della conferma della protesta di Pechino nei confronti degli Stati Uniti, nei giorni scorsi erano arrivate moltissime critiche sui social cinesi a Musk per la vicenda dei satelliti, con veri e propri annunci a "boicottare la Tesla", la macchina elettrica che ha fatto la sua fortuna. "E' ironico che i cinesi comprino la Tesla, contribuendo con grandi somme di denaro alla possibilità che Musk lanci Starlink in modo che questo quasi si scontri con la stazione spaziale cinese", scrive uno degli utenti arrabbiati.