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Cardiologie aperte, 1.600 ore di consulenza gratis da 700 medici

' TIFO E PRESSIONE ', INIZIATIVA DEL POLICLINICO DI MILANO DURANTE LA PRIMA PARTITA DELL' ITALIA AI MONDIALI DI CALCIO IN SUDAFRICA, PAZIENTE VIENE MONITORATO DAL PRIMARIO CARDIOLOGO FABIO MAGRINI DURANTE LE FASI DELLA PARTITA (Alberto Cattaneo / Fotogramma, MILANO - 2010-06-14) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - FOTOGRAMMA
' TIFO E PRESSIONE ', INIZIATIVA DEL POLICLINICO DI MILANO DURANTE LA PRIMA PARTITA DELL' ITALIA AI MONDIALI DI CALCIO IN SUDAFRICA, PAZIENTE VIENE MONITORATO DAL PRIMARIO CARDIOLOGO FABIO MAGRINI DURANTE LE FASI DELLA PARTITA (Alberto Cattaneo / Fotogramma, MILANO - 2010-06-14) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - FOTOGRAMMA
06 febbraio 2023 | 16.16
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Torna dal 12 al 19 febbraio 'Cardiologie aperte', l'iniziativa di prevenzione cardiovascolare promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore dei cardiologi ospedalieri italiani Anmco per sensibilizzare sull'importanza di giocare d'anticipo contro le cardiopatie, primo killer in Italia. La 17esima edizione della campagna viene lanciata in occasione di San Valentino e mette a disposizione 1.600 ore di consulenza telefonica gratuita da parte di 700 specialisti Anmco. Per una settimana, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, i cittadini potranno chiamare il numero verde 800 05 22 33 e fare domande alle quali risponderanno gli esperti delle strutture aderenti all'iniziativa (l'elenco degli ospedali e delle attività offerte è disponibile online sul sito www.periltuocuore.it). La campagna sarà attiva anche sui social con gli hashtag #iltempodelcuore e #cardiologieaperte.

Entro il 2030 - ricordano i promotori - si prevedono nel mondo 24 milioni di morti all'anno per cause cardiovascolari che restano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi, con una prevalenza più elevata della media europea (7.499 casi ogni 100mila abitanti) anche a causa dell'età media particolarmente alta della nostra popolazione. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico poiché la malattia modifica la qualità di vita. In Italia, secondo i dati Istat, la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e il 23,5% della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. E' fondamentale dunque ridurre il rischio cardiovascolare e la maggior parte degli eventi cardiovascolari è evitabile attraverso la prevenzione, sottolinea la Fondazione per il Tuo cuore che da oltre 20 anni si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione cardiovascolare.

"Le malattie cardiovascolari detengono un triste primato che deve indurre tutti noi a uno sforzo rilevante attraverso la prevenzione che è la principale arma per combatterle - afferma Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo cuore dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri e direttore di Cardiologia all'Ospedale San Camillo di Roma - Queste malattie sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili legati a comportamenti e stili di vita (fumo, alcol, scorretta alimentazione e sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione. L'impostazione di uno stile di vita sano dovrebbe essere anticipato a partire dall'infanzia e dall'adolescenza, da qui l'importanza di campagne di sensibilizzazione già a livello della scuola primaria".

"La prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari - continua Gabrielli - si basa, oltre che sull'adozione e sul mantenimento di stili di vita salutari, sull'identificazione precoce e sull'adeguata gestione delle eventuali condizioni cliniche che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, anche attraverso le opportune terapie, laddove non sia sufficiente modificare gli stili di vita. Noi cardiologi suddividiamo i pazienti per categorie di rischio. Il rischio è la probabilità che il paziente ha di andare incontro a un evento cardiovascolare avverso (infarto, ictus, in alcuni casi morte improvvisa) in rapporto alle sue caratteristiche cliniche generali. Ci sono i soggetti a rischio molto elevato, elevato, moderato e a rischio più contenuto. Per ognuno l'intervento deve essere personalizzato.

"La prevenzione - rimarca lo specialista - diventa ancora più determinante dopo la recente pandemia, poiché il Covid-19 ha agito sulle patologie del cuore a diversi livelli: nelle persone colpite dal virus ha generato infiammazioni di miocardio e pericardio, cardiopatia ischemica, ictus cerebrale, malattie a carattere trombo-embolico; ha inoltre contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e l'aspetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari e riducendo le ospedalizzazioni. In particolare, nei soggetti colpiti dal Covid si è riscontrato un aumento del 20-25% di tutte le malattie cardiovascolari. L'iniziativa di Cardiologie aperte rappresenta dunque a mio avviso davvero una preziosa opportunità per il cuore di tutti gli italiani".

"L'Anmco, con oltre 5.600 iscritti, è impegnata da oltre 50 anni sul territorio per potenziare l'operato dei propri cardiologi, fiore all'occhiello della medicina italiana nel panorama internazionale - dichiara Furio Colivicchi, presidente nazionale Anmco e direttore di Cardiologia all'Ospedale San Filippo Neri di Roma - La prevenzione cardiovascolare allunga la vita e noi dovremmo sempre, anche quando stiamo bene, consultare il nostro medico di base, tenere sotto controllo i fattori di rischio (colesterolo, pressione arteriosa, fumo) e praticare un regolare esercizio fisico, anche blando. Oggi abbiamo a disposizione armi molto potenti ed efficaci per risolvere alcuni problemi, garantire la sopravvivenza e una migliore qualità della vita ai nostri pazienti. La prevenzione cardiovascolare è dunque importantissima e va attuata il più precocemente possibile. L'iniziativa di Cardiologie aperte è una grande occasione che i cardiologi Anmco desiderano offrire gratuitamente a tutti i cittadini che lo desiderano e rappresenta un caposaldo della prevenzione cardiovascolare che la nostra associazione porta avanti da oltre 17 anni".

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