Originario di Sonnino, avrebbe compiuto 31 anni a marzo. Lo zio: "Sarebbe dovuto rientrare tra pochi giorni"
E' Vittorio Iacovacci il carabiniere rimasto ucciso nell'attacco contro il convoglio delle Nazioni Unite avvenuto nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo, nel quale è morto anche l'ambasciatore italiano Luca Attanasio. Il carabiniere, che avrebbe compiuto 31 anni a marzo, era originario di Sonnino, in provincia di Latina, ed era effettivo al battaglione Gorizia dal 2016.
Iacovacci era in servizio da settembre scorso all'Ambasciata italiana in Congo.
Parenti, amici, semplici conoscenti si sono recati verso la villa dei genitori di Iacovacci. "Un bravo ragazzo, lo abbiamo visto l’ultima volta quattro mesi fa" dicono gli zii ai giornalisti assiepati in strada.
"L’ultima volta che ho visto Vittorio è stato 6 mesi fa, quando è partito. La missione era finita e tra pochi giorni sarebbe tornato. Qui tutti lo aspettavamo con impazienza", racconta all’Adnkronos lo zio Angelo. L’anziano, seduto su un muretto all’ingresso della villa della vittima, a Sonnino, ricorda come il nipote avesse messo in conto i pericoli del suo lavoro ma di come fosse restio a parlarne.
"Preferiva non soffermarsi su quello che faceva - continua - era un ragazzo modesto, tranquillo, per bene. Si era costruito la casa qui, accanto a quella dei genitori, per viverci insieme alla sua fidanzata. Aveva 30 anni, aveva solo 30 anni".
"Sono riuscita a vedere ora la mamma, ma è disperata e piange. Il padre è chiuso in camera. E un dolore troppo forte, conosco Vittorio da quando era bambino ed è sempre stato eccezionale". Così una vicina di casa della famiglia. "Non si può morire a 30 anni, non si può" le fa eco uno zio della vittima.
Anche Dario, il fratello maggiore di Vittorio Iacovacci, è secondo quanto apprende l’Adnkronos impegnato in una missione per conto della Marina Militare. "E' in missione - conferma all’Adnkronos il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis - Anche lui impegnato nei terreni più difficili per difendere il nostro Paese".