"Traguardo delle 100 medaglie da presidente del Coni? Forse quelle vinte a livello di squadre hanno un sapore diverso"
"Il medagliere? Mancano ancora 3 giorni di gare, realisticamente penso che sono due le giornate in cui abbiamo ancora carte importanti da giocarci, una mi sento di dire probabile, una possibile e una complicata. Abbiamo ancora tanto da dire in queste ultime 48-72 ore". E' quanto afferma il n.1 del Comitato olimpico italiano, Giovanni Malagò, parlando coi giornalisti da Casa Italia a Yanqing.
"Molti di voi sanno che ho sempre detto che avremmo fatto bene vincendo più medaglie della Corea andando da un minimo di 13 a un massimo di 17 medaglie. Ho sempre detto sul discorso medaglie che ci vogliono i centesimi, giurie squalifiche, infortuni, visibilità e tante altre cose. Però credo che questo attesti qualcosa anche data l'ecletticità delle medaglie, stiamo analizzando i confronti e avremo modo di parlarne. Ho un telefonino che mi ha fornito il Cio che ti dà la classifica per numero di medaglie, non per colore, e questa è una cosa che fa riflettere", prosegue Malagò ricordando le 16 medaglie azzurre che ci collocano al settimo posto nel medagliere per numero di podi conquistati.
Infine sul traguardo delle 100 medaglie da presidente del Coni raggiunto ieri dopo il bronzo vinto dalla staffetta azzurra di short track sui 5.000 metri: "Il valore delle medaglie da Sochi ad oggi? Mi sento di dire che le medaglie che hanno vinto le squadre, le staffette, i quartetti, sicuramente hanno un sapore diverso perché attestano un lavoro, un presupposto più complicato", conclude Malagò.