Il ct della Nazionale femminile: "Nella pallavolo ora non mi manca niente"
Dopo la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, Julio Velasco saluta e lascia? "È un bel momento per dire arrivederci, ma mi hanno già detto che se lo faccio mi ammazzano", dice il ct della Nazionale di pallavolo a Casa Italia dopo lo storico oro conquistato nel volley femminile. "Quando vinci a questa età può essere il buon momento per fare altro sempre dentro la federazione, vediamo", dice il 72enne tecnico, che con il trionfo a cinque cerchi ha conquistato tutto quello che si può vincere. "Nella pallavolo ora non mi manca niente. E nella vita? Vorrei rinascere di nuovo", dice.
Alla guida della Nazionale feminile "ho imparato tanto. L'ho voluta tanto perché il cervello si mantiene giovane se si fanno cose nuove e quindi ho cercato la novità. L'ho fatto per non invecchiare".
"Come si riparte ora? La prossima volta quello che abbiamo fatto conta zero. Ora più che mai dobbiamo dire di essere umili, che non significa dire che non abbiamo fatto niente ma vuol dire continuare a imparare. Io poi vado controcorrente e dico che il mondiale vale più dell'Olimpiade".
Con la Nazionale femminile, Velasco è riuscito a conquistare il titolo olimpico sfiorato quasi 30 anni fa con la Nazionale maschile. "Rivincita dopo il mancato oro di Atlanta '96? No. Io non mi sento come Baggio che dice che non ha pace perché ha sbagliato il rigore" alla finale dei Mondiali di Usa '94, "anche lui dovrebbe essere in pace. Succede. Quella di Atlanta è stata una squadra straordinaria che ha perso una partita per due palloni. Io l'ho accettato perché è una cosa di sport. Non ho mai avuto l'ossessione che mi mancava l'oro".