Il presidente della Fitp: "Onorati per incontro con Mattarella". Ma appuntamento al Quirinale è destinato a slittare
"I complimenti di Malagò poi sono arrivati? Meglio tardi che mai...". Angelo Binaghi, presidente della Fitp, dopo il trionfo azzurro in Coppa Davis si esprime così all'Adnkronos. "Le Final sono state il più grande successo sportivo indoor della storia dello sport italiano. Gli Internazionali d'Italia, dove non voleva far giocare i giocatori russi, grazie a Dio, sono diventati il doppio di prima, come valore e come importanza. Il padel sta spopolando. Sinner vince a Toronto, dilaga in tutti gli altri tornei autunnali, ma noi siamo andati per la nostra strada", dice il numero 1 della federazione.
"Eravamo sicuri, come abbiamo detto, che questo successo gli avrebbe fatto trovare il coraggio e l'onestà intellettuale che magari in qualche momento aveva perso. Ha fatto i complimenti, ma non a me, a me è poco importante, li deve fare al movimento che ha fatto grandi sacrifici, li deve fare alla Federazione. Comunque, meglio tardi che mai, lo ringraziamo e andiamo avanti sempre più convinti che i nostri principi siano quelli giusti", aggiunge Binaghi.
Gli azzurri saranno ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'appuntamento del 21 dicembre, però, pare destinato a slittare. "Abbiamo dato delega totale al ministro Abodi che deve interloquire con il Quirinale e la Premier per capire quando è possibile organizzare questo incontro, credo al ritorno dagli Australian Open. Ora sono tutti partiti, tra l'altro noi dal Presidente e dalla Premier andiamo di corsa, a piedi nudi, però a noi francamente nessuno aveva detto del 21 di dicembre, se ci avessero avvisato gli avremmo detto che non sarebbe stato possibile. Non so chi per noi ha dato questa disponibilità che noi non abbiamo mai avuto e quindi proprio per questo, e per la complicazione dei calendari agonistici del nostro sport, abbiamo chiesto al ministro Abodi di farsi lui parte attiva perché i nostri ragazzi, a nome loro e dell'intero movimento, possano avere questa grande gioia e gratificazione dalle due massime autorità dello Stato", afferma ancora.
"C'è stata magari una questione di tempistiche che forse non sono state chiarissime. Noi l'abbiamo letto da un comunicato, anche perché in quei giorni i ragazzi sono in Australia, stanno partendo, si devono allenare. Ora faranno tre o quattro giorni di vacanza proprio perché devono riprendersi: pensate a Sinner, che immediatamente deve ricominciare ad allenarsi più degli altri, più duramente degli altri, credo che vadano ad allenarsi al sole, all'aperto, quindi neanche in Italia e poi volano direttamente nell'altro emisfero per gli Australian Open e per i tornei precedenti che sono tutti in Australia e in Nuova Zelanda. D'altro canto, prevedere questa vittoria sarebbe stato un po' eccessivo, visto che l'ultima volta è stato 47 anni fa", aggiunge Binaghi.
"E poi, al di là di questo, credo che il tesoro vero sia continuare ad essere quelli di prima e a fare tutto quello che i ragazzi hanno fatto prima e che credo abbia fatto anche la federazione, senza cambiare una virgola, ma facendo ancora più lavoro e ancora più sacrifici. Le abitudini e la programmazione non devono essere intaccati", conclude.