"Nella zona del Donbass ci sono sempre stati i russi, la radice è quella"
"La Tass mi ha chiesto se vado in Russia a cantare. Una giornalista mi ha mandato un messaggio... Ho detto che andrò solo quando finirà questo scempio della guerra". Al Bano vorrebbe tornare a cantare in Russia. Lo farà, dice a E' sempre Cartabianca su Rete4, quando la guerra con l'Ucraina sarà finita.
"Ho cantato 5 volte per Putin, l'ho incontrato prima ancora che diventasse presidente della Russia. Era il 1986, lui era capo del Kgb. Poi mi invitarono quando divenne presidente. C'era un lungo tavolo, da una parte c'era Putin con la famiglia e dall'altra Eltsin con la mia famiglia. La mia impressione è stata sempre la stessa: era l'uomo più occidentale della Russia, poi qualcosa evidentemente è successo", aggiunge.
"L'America ogni tanto si infila dove non dovrebbe, secondo me. Il grande Kennedy, quando ha visto che le navi partivano dalla Russia con tanti missili per Cuba, intelligentemente ha detto" ai sovietici "chi sarà il padre di questa nuova guerra mondiale? Kruscev ha capito che era arrivato il momento di fare retromarcia. Non c'è più Kennedy, ma l'America c'è sempre: perché ora non ha fatto ora la stessa cosa?", dice ancora. "Nella zona del Donbass ci sono sempre stati i russi, la radice è quella. O si mettono insieme per la pace, o dentro questa guerra ci siamo anche noi. E malamente, anche. Si è già allargata. Non voglio andare in Russia fino a quando non finirà questa maledetta guerra. Farò il concerto della pace sulla Piazza Rossa a Mosca e un concerto a Kiev", ripete.