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Vaccini e Oms, Burioni a Borghi: "Anti-polio non è uno spreco"

Il virologo: "In Italia (Borghi non lo sa, perché non ha studiato) c'erano 5.000 casi di polio all'anno, con il vaccino si sono azzerati"

Roberto Burioni e Claudio Borghi
Roberto Burioni e Claudio Borghi
02 febbraio 2024 | 19.35
LETTURA: 3 minuti

"L'Oms spende 1,3 miliardi in consulenze (agli amici loro), 1,1 miliardi in stipendi (loro); 800 milioni in vaccini per una malattia (la poliomelite) che fino a pochi anni fa contava 2 o 3 casi al mondo e adesso sta vedendo aumentare i casi per ceppi derivati dai vaccini". E' il post su X pubblicato qualche giorno fa da Claudio Borghi a riaprire un fronte che aveva già visto il senatore della Lega impegnato in lunghi botta e risposta con il virologo Roberto Burioni. L'ultimo a fine 2023. Anno nuovo, stesso copione. Il parlamentare torna a puntare il dito contro lo spreco e i rischi della vaccinazione in questione, e contro l'Organizzazione mondiale della sanità che continua a promuoverla. E il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano replica con diversi post sul suo profilo X, con l'obiettivo di fare chiarezza.

"Esistono due vaccini contro la poliomielite - evidenzia l'esperto - Uno è quello fatto da virus vivo, ma attenuato. E' efficace, protegge dall'infezione, facile da somministrare, ma ha un problema non da poco: in un caso su 750.000 provoca la poliomielite. In Italia (Borghi non lo sa, perché non ha studiato) c'erano 5.000 casi di polio all'anno, con il vaccino si sono azzerati. Ma dagli anni '90 in poi il virus polio era scomparso e ci si trovava in una situazione paradossale: praticamente tutti i casi di polio che si registravano erano causati dall'effetto collaterale del vaccino. Però in Europa la polio non c'era più. Quindi siamo potuti passare a un altro vaccino (a virus inattivato), meno efficace nel proteggere contro l'infezione, ma praticamente privo di effetti collaterali".

In Italia, prosegue Burioni, "possiamo usare questo vaccino perché i rischi di contrarre la polio sono molto bassi e perché il nostro sistema sanitario è ben organizzato e possiamo somministrare a ogni bambino diverse dosi intramuscolari di vaccino. Nei Paesi in via di sviluppo, dove Borghi pensa che l'Oms stia causando la polio con il vaccino, il rischio di contrarre la malattia è alto e non si può usare il vaccino più sicuro. Bisogna usare il vaccino a virus attenuato che ha anche diversi vantaggi in quel contesto. Per esempio, il virus del vaccino entra in competizione con il virus 'vero' e quindi protegge anche in questo modo. Per non avere più polio causate dal vaccino bisogna eradicare il virus, come abbiamo fatto con il vaiolo. A quel punto potremo smettere di vaccinare".

Ma il virologo prospetta anche un altro scenario: "Se i babbei no-vax faranno scendere la copertura contro la polio in Italia, corriamo il rischio di rivedere circolare il virus e di dover tornare al vecchio vaccino, più efficace ma meno sicuro. Questo - conclude - fa capire come, senza una conoscenza specifica e approfondita, è impossibile interpretare correttamente dei numeri che non sono per nulla semplici da capire e possono essere usati per diffondere bugie pericolose, perché se torna la polio in Italia non ci rimettono solo i no-vax: ci rimettiamo proprio tutti".

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