Dentali (Fadoi): "Temperature miti ci favoriscono rispetto ai virus respiratori ma sbalzi possono essere un pericolo per cuore fragile"
Per l'Italia è stato un dicembre con temperature sopra la media e con picchi, soprattutto al Sud, che hanno fatto sentire più il 'profumo' della primavera più l'aria natalizia. Ma questa anomalia climatica ha anche degli effetti sulla salute? "Se consideriamo i virus respiratori, dunque anche Sars-CoV-2, il fatto che a Natale faccia caldo non è negativo pensiamo anche solo alla possibilità di stare più all'aperto. Se invece pensiamo agli sbalzi termici, questi possono essere potenzialmente deleteri, soprattutto per il sistema cardiocircolatorio". A rispondere è Francesco Dentali, presidente della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti (Fadoi), la società scientifica di Medicina interna.
"Quando le temperature sono nettamente sopra la media stagionale riemergono anche alcuni insetti vettori di virus - ricorda Dentali - penso ad esempio alla zanzara. Ma uno degli effetti più visibili degli sbalzi termici avvertibili in questi periodi è quello sul cuore: passare da pochi gradi a 20 o viceversa mette a dura prova l'organo, soprattutto per chi ha una fragilità cardiovascolare".
Il 2022 si avvia a diventare l'anno più caldo della storia in Italia, quantomeno dal 1800, anno in cui iniziarono rilevazioni mediamente un po’ più precise. L’ultima settimana dell'anno, infatti, è stata su tutto il Paese ed andrà ad aumentare la temperatura media del 2022. "Il messaggio che arriva da questo caldo anomalo non è però positivo - conclude il presidente della società scientifica dei medici internisti -. Vuol dire che si sta sempre di più avvicinando quel cambiamento climatico che tutti temono per i suoi effetti negativi".