"Ribadita impossibilità di una no fly zone Ue e Nato"
"Siamo pronti a inasprire sanzioni se fosse necessario". Lo ha detto il premier Mario Draghi arrivando all'Europa Building per i lavori del Consiglio europeo. "Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci, l'economia russa è fortemente indebolita" sottolinea il premier. "Sia il summit della Nato che quello del G7 hanno mostrato un'unità straordinaria nel condannare l'aggressione all'Ucraina". Per quanto riguarda la no fly zone viene "ribadita l'impossibilità" sia da parte della Ue che della Nato.
BIDEN - "Ho avuto modo di incontrare brevemente Biden" ha detto Draghi. "Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulla situazione attuale e su quello che l'Italia può fare".
GAS - Il "gas in rubli fondamentalmente è una violazione contrattuale" sottolinea Draghi a proposito della decisione di Mosca di esigere il pagamento delle forniture in moneta russa. "I contratti sono considerati violati se questa clausola viene applicata dalla Russia" spiega. In ogni caso, puntualizza il premier, di questo argomento "non ne abbiamo discusso" alla riunione del G7, "ne discuteremo probabilmente ora in Consiglio Ue". "Il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, servono misure, ma di misure specifiche non si è discusso".
"Sulla sicurezza energetica e alimentare una risposta è la diversificazione, che stiamo facendo cambiando le fonti di approvvigionamento" perché "l'Europa vuole diventare indipendente dal gas russo". Per il presidente del Consiglio, "un aiuto deve venire da Canada, Usa e grandi produttori di gas liquido e anche su questo c'è stata estrema collaborazione. Unità e solidarietà descrivono questi incontri", ha rimarcato a più riprese il premier.
ECONOMIA ITALIANA - "Dobbiamo mitigare l'inevitabile - non la chiamerei recessione, non credo che ci sia una recessione - penso che abbiamo un rallentamento dell'economia. Si prevedeva che avremmo avuto una crescita robusta, molto robusta, quest'anno; ora sta rallentando, quindi dobbiamo guardare con attenzione e agire, sostenere le nostre economie".
CINA - “Non c'è stata nessuna condanna della Cina: anzi, c'è stata la speranza che Pechino contribuisca al processo di pace. A proposito del processo di pace, come ho detto anche al G7, tanto dobbiamo essere fermi e proattivi con le sanzioni tanto dobbiamo cercare assolutamente, disperatamente la pace. L'Italia, come altri paesi europei, si muove su questi due binari”. "Alle autorità cinesi il mio messaggio è: la Cina è un paese importantissimo. Possono essere cruciali nel processo di pace. Hanno molta leva, molta leva, quindi stiamo tutti aspettando che la utilizzino".
PROFUGHI UCRAINI - "I numeri dei profughi stanno crescendo in maniera impressionante, il dramma umanitario deve essere affrontata a livello non solo europeo ma mondiale, con il coinvolgimento dell'Onu" sottolinea Draghi.
CONTE - Lo stop di Giuseppe Conte e del M5S all'aumento delle spese militari? "Ho ribadito l'impegno nei confronti della Nato, abbiamo questo impegno storico e continueremo a osservarlo".