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Ucraina-Russia, Nato: "Putin fermi guerra e ritiri forze militari"

I leader Nato nella dichiarazione finale al vertice di Bruxelles: "Bielorussia metta fine a complicità". Stoltenberg: "A Kiev armi letali, anticarro e droni"

Afp
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24 marzo 2022 | 14.44
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"Noi condanniamo l'invasione russa dell'Ucraina nei termini più forti possibile. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e ritirare le forze militari dall'Ucraina e chiediamo alla Bielorussia di mettere fine alla sua complicità". Così i leader della Nato nella dichiarazione finale del vertice straordinario di Bruxelles, che chiedono alla Russia di mettere fine alla guerra "implementando immediatamente un cessate il fuoco". La richiesta a Mosca è quindi di impegnarsi in maniera "costruttiva" e "credibile" in un negoziato con Kiev per ottenere "risultati concreti".

"L'escalation retorica" del presidente russo Vladimir Putin è "irresponsabile e destabilizzante", affermano ancora i capi di Stato e di governo dell'Alleanza atlantica. I leader della Nato affermano inoltre che l'attacco della Russia all'Ucraina "minaccia la sicurezza mondiale" e che "l'assalto alle norme internazionali rende il mondo meno sicuro". Per i leader Nato, "qualsiasi" uso di armi chimiche o batteriologiche da parte della Russia sarebbe "inaccettabile" e porterebbe a "gravi conseguenze".

La Nato chiede inoltre a tutti gli Stati, compresa la Cina, di sostenere l'ordine internazionale e di "astenersi dal sostenere in alcun modo lo sforzo bellico russo" e di astenersi da "qualsiasi azione che aiuti la Russia ad aggirare le sanzioni", quanto si legge nella dichiarazione dei capi di Stato e di governo dell'Alleanza atlantica.

I capi di Stato e di governo Nato hanno quindi deciso oggi di "accelerare gli sforzi" per adempiere all'impegno assunto nell'aumento delle spese per la difesa "nella sua interezza", sottolineando che le azioni intraprese per "garantire la sicurezza dell'Alleanza e dell'area Euro-Atlantica richiederanno risorse adeguate". Gli alleati, si legge nella dichiarazione, stanno "aumentando sostanzialmente le spese per la difesa", Nel vertice in programma a Madrid verranno presentati "piani aggiuntivi" per implementare gli impegni riguardo alle spese militari.

STOLTENBERG: "NATO FORNIRA' ARMI LETALI E DRONI" - Gli alleati della Nato "fanno quello che possono per aiutare l'Ucraina a difendersi. Nello stesso tempo, abbiamo la responsabilità di evitare che questo conflitto si trasformi in una guerra in Europa, non solo tra Ucraina e Russia, ma tra gli alleati Nato e la Russia. Sarebbe più pericoloso e più devastante". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg risponde, in conferenza stampa a Bruxelles, alle richieste di aiuti militari formulate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oggi, aggiunge Stoltenberg, "abbiamo ascoltato tutti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli alleati della Nato forniscono sostegni signficativi all'Ucraina: forniamo anche armi letali, sistemi avanzati in grado di abbattere aerei e di attaccare carri armati, con armi anticarro e altri sistemi, inclusi i droni".

La Nato fornirà quindi "assistenza ed equipaggiamenti per aiutare l'Ucraina contro minacce biologiche, chimiche, radiologiche nucleari". Questi aiuti "potranno include il rilevamento, la protezione, forniture mediche, come pure addestramento per la decontaminazione e la gestione delle crisi", spiega.

I leader dei Paesi Nato, inoltre, "hanno concordato di raddoppiare gli sforzi per rispettare le promesse di investimenti nella difesa fatte nel 2014", cioè di portare la spesa militare ad almeno il 2% del Pil entro il 2024. "Gli alleati presenteranno piani aggiuntivi su come rispettare quelle promesse in tempo per il summit di Madrid in giugno e mi compiaccio del fatto che un certo numero di Paesi oggi abbiano annunciato piani per aumentare in modo significativo la spesa nella difesa", continua.

Gli alleati della Nato, aggiunge, "stanno coordinando i loro sforzi anche per quanto riguarda la sicurezza energetica. Se ne è parlato anche nell'incontro" dei leader di oggi, per vedere "come diversificare le fonti di approvvigionamento e come ridurre la dipendenza" dalla Russia.

Il "messaggio" della Nato alla Cina è che "dovrebbe unirsi al resto del mondo e condannare chiaramente la guerra brutale contro l'Ucraina e non sostenere la Russia né economicamente né militarmente", spiega Stoltenberg.

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