Il presidente della Repubblica: "Continueremo a sostenere Kiev e suo diritto a indipendenza"
"Assistiamo oggi con interesse e attenzione a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace" in Ucraina. "I principi di solidarietà e giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito". Ad affermarlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Corpo diplomatico.
"La Costituzione repubblicana, figlia del riscatto dalle tragiche esperienze della dittatura e del Secondo conflitto mondiale, indica il ripudio della guerra quale strumento di risoluzione delle controversie. Si tratta di un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione”, ha ricordato Maattarella.
"Il conflitto che, da oltre quindici mesi, produce morte e devastazione nel cuore dell’Europa - ha ribadito il capo dello Stato - sta provocando anche gravissime conseguenza al livello globale, accentuando l’insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi, anch’essi vittime delle conseguenze di questa guerra insensata, i cui effetti si vanno riverberando sull’ordine internazionale costruito pazientemente dopo il 1945".
"L’Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all’Unione europea e all’Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all’indipendenza - ha quindi affermato Mattarella - La ricerca della pace e del benessere fra le nazioni richiede impegno e disponibilità a individuare insieme soluzioni comuni. È questo il fondamento della nostra scelta a favore del multilateralismo”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Corpo diplomatico.
“Soltanto una autentica collaborazione fra i popoli può consentire di affrontare con successo problemi di natura globale di giorno in giorno più pressanti: dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, dalla gestione dei flussi migratori alla protezione dei diritti umani. Lo confermano esperienze come il processo di integrazione europea, che da quasi settant’anni garantisce libertà e opportunità di crescita agli Stati che ne fanno parte”, ha affermato ancora Mattarella aggiungendo: “Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente". "L’Italia - ha assicurato - continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale”.