Il leader della Lega: "Il premier lo ha fermato come un grande libero"
"Quel genio di Letta lancia la tassa di successione, ma l'Italia non è Parigi, dove era abituato a cambiare champagne, le tasse se le tiene lui". Matteo Salvini boccia senza appello la proposta di Enrico Letta. Il segretario del Pd prospetta una dota per i giovani derivante dalla tassa di successione. "Oggi Draghi lo ha fermato come un grande libero, alla Baresi", dice il leader della Lega, intervenuto alla presenzazione di un libro. "Anche in questa circostanza c’è piena sintonia con il premier Draghi, se c’è una cosa di cui l'Italia non ha bisogno sono nuove tasse. Letta e il Pd si rassegnino", ribadisce su Twitter.
La linea del Carroccio viene evidenziata da altri esponenti: "Pieno sostegno a Draghi che ha stoppato le assurde richieste del Pd di aumentare le tasse. Mentre la Lega lavora per ridurre il carico fiscale, per far ripartire le imprese e le partite Iva, Letta pensa di fare cassa aggredendo il patrimonio degli italiani", dicono i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
“Il presidente Draghi ha scandito con parole di buonsenso la linea del governo per garantire liquidità ai cittadini in questi mesi cruciali per il rilancio del Paese. Sonoramente bocciata la proposta di Letta e del Pd, che invece voleva introdurre nuove imposte come la tassa di successione. Le nostre attività hanno bisogno di sostegni per la ripartenza e supporto concreto al tessuto produttivo, come la flat tax al 15% proposta dalla Lega. Chi crede che aumentando le tasse si faccia il bene dell’Italia, vive fuori dal mondo", affermano in una nota i senatori della Lega componenti della commissione Affari Costituzionali: Luigi Augussori (capogruppo), Ugo Grassi, Daisy Pirovano, Alessandra Riccardi.