Mulè: "Molto bene, dal 2015 Berlusconi parla di Partito repubblicano". La Russa: "Federazione? Salvini si prenda bella pausa di riflessione"
Una federazione di centrodestra sul modello del Partito repubblicano americano. La proposta lanciata da Matteo Salvini, all'indomani delle tensioni nel centrodestra e della scelta per il Colle, suscita diverse reazioni. "Il nostro modello può essere quello del Partito repubblicano americano: la federazione di centrodestra delle forze che appoggiano il governo Draghi sarà uno spazio politico ove troveranno ospitalità le varie anime e le diverse sensibilità di una cultura politica alternativa al progressismo di sinistra, tutte diverse, ma tutte protese verso uno stesso obiettivo politico - dice Salvini, in un intervento su 'Il Giornale' - Ci troviamo a un bivio: vivacchiare può significare morire, decidersi per un cambiamento e federarsi è un rischio, ma anche un'opportunità. È l'occasione per cambiare il centrodestra e, con esso, trasformare, finalmente e in modo sostanziale, anche l'Italia. Ora o mai più".
“C’è chi ha voluto tradire e distruggere il centrodestra? Noi lo ricostruiremo più forte di prima, ma senza trasformisti dell’ultim’ora ed estremisti legati a ideologie sconfitte dalla Storia che antepongono vittorie di Pirro al bene comune solamente per sollevare ulteriori tensioni - dicono i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo - Molto bene quindi la proposta di Matteo Salvini di creare una federazione di tutti quei partiti che hanno a cuore le sorti del nostro Paese e che rientrano, ognuno con la propria identità, in quell’area culturale e di valori che da sempre contraddistingue la forza del centrodestra”.
Anche per il deputato della Lega Claudio Durigon, responsabile del dipartimento Lavoro del partito, "Matteo Salvini ha ragione: serve una federazione, ispirata al partito Repubblicano degli Stati Uniti, formata da tutti i partiti del centrodestra che, con ragionevolezza e lavoro serio, sono in grado di risollevare il Paese. Basta giochini ed inciuci di certa politica che ha dimostrato, ancora una volta e con arroganza, di anteporre il proprio tornaconto al bene dell’Italia. Sì quindi ad un’unione concreta, fattiva e alla luce del sole tra soggetti, ognuno con la propria identità e la propria storia, in grado di individuare soluzioni e dare risposte agli italiani”.
"Bene, molto bene, non aspettavo altro - commenta all'Adnkronos Giorgio Mulè, di Forza Italia, sottosegretario alla Difesa - A me fa piacere leggere questa proposta di Matteo Salvini, perché rimanda ed è ancorata a ciò che Silvio Berlusconi propose sette anni fa". "La prima volta che si ipotizzò di dar vita ad un Partito repubblicano sul modello degli Stati Uniti risale al 22 aprile 2015 - rievoca l'esponente azzurro - e ne parlò Silvio Berlusconi, all'epoca in cui vi era un campo largo del Pd di Matteo Renzi che valeva oltre il 40 per cento. La stessa proposta, ulteriormente argomentata, fu rilanciata a giugno del 2021 dopo i risultati delle amministrative e in questo caso il presidente Berlusconi affermò esattamente quello che dice oggi Matteo Salvini, sottolineando la necessità di uno schieramento di centrodestra ancorato ai principi liberali, cristiani, garantisti ed europeisti che costituiscono le fondamenta del Partito popolare europeo".
Per il senatore Renato Schifani (Fi), però, "è ancora troppo presto, dopo quello che si è consumato sabato con le elezioni del Capo dello Stato, per poter fare valutazioni e per capire se c'è una voglia di ristrutturare il centro da parte degli schieramenti politici - osserva all'Adnkronos - Occorrerà anche vedere le scelte di Matteo Renzi perché riscontro un avvicinamento tra lui ed Enrico Letta. Non vedo grandi federatori dietro l'angolo, oltre Casini che ha detto no e Berlusconi. Poi sulla legge elettorale vedo pochi spazi temporali, molti chiedono di cambiarla, ma occorre un forte accordo di tutte le forze politiche più significative".
"Dico un sì convinto al rilancio del centro destra attraverso l’idea espressa oggi di Matteo Salvini, della fondazione di un grande partito Repubblicano liberale, sulle orme del Gop party americano - afferma la deputata di Ci, Michaela Biancofiore - Credo però che più che una federazione bisognerebbe trovare la forza, l’ambizione e il coraggio di dar vita ad un vero e proprio Sammelpartei alla tedesca, come la Südtirolervolkspartei altoatesina, cioè un partito unico con all’interno tutte le anime portatrici di pensieri e valori compatibili. Se si continua con partiti paralleli nella stessa area, non si fa altro che procrastinare litigi per la supremazia".
"Sicuramente c'è voglia di ristrutturare il centro da parte degli schieramenti politici. Io credo che sia necessario rafforzare l'area di Centro che si riconosce nei valori del Partito popolare europeo. Il nostro obiettivo, come abbiamo sempre detto, è rendere più forte il Centro per rendere più incisiva l'azione della Coalizione di Centrodestra. Su chi potrebbe essere poi il federatore, non è una questione di nomi. L'elemento più importante è individuare il percorso migliore per rendere più attrattivo e più forte il Centrodestra" dice all'Adnkronos Antonio De Poli, senatore Udc e presidente nazionale del partito interpellato sulla 'partita' centro post elezioni Quirinale. "La proposta della federazione, lanciata da Matteo Salvini, è uno strumento positivo e va intesa come una piattaforma comune di ideali e valori, a partire da quelli cristiani come la difesa della vita, la tutela della famiglia e la dignità della persona", aggiunge De Poli.
"Fossi al posto di Salvini mi prenderei una bella pausa di riflessione" commenta invece Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato, e braccio destro di Giorgia Meloni. "Io non sono nessuno per dare consigli - taglia corto - ma inviterei il leader della Lega a fare una pausa di riflessione". E aggiunge: "Se qualcuno ha delle ferite se le lecchi".
Per Fdi a commentare, su Twitter, è anche il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di Fdi, che sottolinea: "Salvini propone il 'partito repubblicano' come negli Usa. Cioè la stessa proposta lanciata da Giorgia Meloni a dicembre ad Atreju, anche in virtù del fatto che i Repubblicani Usa fanno parte del movimento Conservatore insieme a Fratelli d’Italia. Evidentemente l’idea è piaciuta".