"Chiediamo al ministro cosa voglia fare per assicurare a milioni di appassionati imparzialità e regolarità del campionato"
di Vittorio Amato
L'arbitro Piero Giacomelli ''ha negato in maniera plateale un rigore'' al Napoli per il fallo di un difensore dell'Atalanta sull'attaccante Fernando Llorente sul risultato di due a uno per i partenopei e ''in maniera provocatoria'' lo stesso Giacomelli ''si è rifiutato di ricorrere alla tecnologia della Var". Per questo, la squadra di Carlo Ancelotti ''è stata palesemente frodata perdendo due punti in classifica e scendendo al quinto posto''. E' quanto si legge nel testo dell'interrogazione bipartisan in possesso dell'Adnkronos, presentata sia al Senato che alla Camera al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora da un gruppo di parlamentari tifosi del Napoli per chiedere giustizia sul caso del ''rigore negato'' ieri sera al San Paolo durante il match con l'Atalanta, finito in parità, 2 a 2.
Deputati e senatori azzurri chiedono ''quali iniziative voglia intraprendere" Spadafora "per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di Serie A". Nella lunga premessa dell'interrogazione si fa notare che "tra i compiti del ministero rientra l’attività istituzionale per la lotta alla manipolazione dei risultati sportivi, nonché la promozione della lealtà come componente qualificante di ogni iniziativa sportiva; che in data mercoledì 30 ottobre alle ore 19 si è disputata la partita della decima giornata del campionato di calcio tra Napoli e Atalanta, rispettivamente quarta e terza in classifica; che al minuto 85’ il signor Piero Giacomelli, arbitro della partita, ha negato in maniera plateale un rigore alla squadra di casa, il Napoli, per il fallo di un difensore dell’Atalanta sull’attaccante Fernando Llorente, sul risultato di due a uno per il Napoli; che in maniera provocatoria il signor Giacomelli si è finanche rifiutato di ricorrere alla tecnologia della Var, Video Assistant Referee, introdotta nel campionato di calcio italiano nella stagione 2017-2018 per stroncare la piaga degli errori arbitrali e assicurare risultati puliti alle partite".
Nel testo si parla di 'frode' ai danni del Napoli: ''Nello sviluppo della stessa azione l’Atalanta ha pareggiato''' e ''alla fine della partita il Napoli è stato palesemente frodato perdendo due punti in classifica, scendendo al quinto posto". Vengono citate anche le parole di mister Ancelotti a fine match: ''Alla fine della partita il signor Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli considerato tra i migliori del mondo per i risultati ottenuti in passato - scudetti e Champions League, la massima competizione europea, vinte con squadre allenate in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania - ha detto: 'Mi sento deluso e offeso nella mia professionalità'".
L'interrogazione cita anche lo sfogo del presidente Adl: ''Il signor Aurelio De Laurentiis, presidente della Società sportiva calcio Napoli ha accusato i vertici delle designazioni arbitrali: 'Ci siamo stancati, senza di noi gli arbitri andrebbero a pelare le patate. Siamo stanchi di pagare questa classe arbitrale o credo che Nicchi e Rizzoli non svolgano al meglio il loro lavoro. Io come gli altri presidenti finanzio il calcio italiano, gli arbitri e la FIGC, abbiamo quindi il diritto di essere ascoltati".
Dopo aver fatto notare "che due ore più tardi, durante la partita Juventus-Genoa, veniva assegnato alla squadra di casa, all’ultimo secondo della partita, al 95’, un rigore meno evidente di quello negato a Napoli", i parlamentari chiedono ''quali iniziative voglia intraprendere per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di Serie A".