Il leader di Italia Viva: "Nostra pdl per elezione diretta premier ferma da 9 mesi, fanno melina"
"Inopportune le cene al Twiga? Non mi interessa dove va a cena Bonifazi, né dove va Richetti. Mi interessa che portino avanti in Aula le proposte per gli italiani, mi importa quello che fanno in Aula". Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in conferenza stampa al Senato, rispondendo a una domanda sulla vicenda del ministro Santanchè, con riferimento agli esponenti di Italia Viva -Bonifazi, Nobili e Boschi - ospiti dello stabilimento balneare della ministra meloniana. "Questa storia ricorda quello che facevano i grillini prima maniera", aggiunge.
Quanto alla "nostra proposta di legge per l'elezione diretta del presidente del Consiglio, eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente al voto per le politiche, con potere di nomina e revoca dei ministri è una proposta che a parole ha il consenso della maggioranza e di parte dell'opposizione, ma sono nove mesi che fanno melina", afferma aggiungendo: "Fa parte del nostro programma elettorale, se qualcuno non ci sta lo dica".
"A chi dice che appoggiamo il governo dico che siamo gli unici che fanno una opposizione seria e non ideologica, che non portano le bandierine in piazza, ma le nostre proposte di legge", sottolinea affermando: "Sono in Aula più di Schlein, di Conte e di Calenda e di ogni leader di opposizione". Patrick Zaki? "Ha un debito di riconoscenza verso la Meloni, questo va detto".
"A La Russa dico riduci da 5 a 4 settimane le ferie, con 4 settimane va bene lo stesso...", dice ancora l'ex premier aggiungendo: "Torniamo prima per lavorare, c'è la proposta di legge di Renzo Piano da discutere...".
Quanto a Pichetto, le sue "sono lacrime di coccodrillo, perché arrivano nel giorno in cui 16 miliardi per l'ambiente vengono cancellati o spostati".