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Il caso

Pd chiede dimissioni La Russa e Rauti dopo post su nascita Msi

Nel mirino dem i post e tweet del presidente del Senato e della senatrice di Fratelli d'Italia in occasione dell'anniversario della nascita del Movimento Sociale

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27 dicembre 2022 | 12.27
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"Solo qualche giorno fa hanno giurato sulla Costituzione antifascista ed ora esaltano fondatori, nascita e storia del Msi. Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni!". Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Stefano Vaccari. Il presidente del Senato aveva pubblicato un breve post su Facebook, con tanto di manifesto del Msi: "Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana", ha scritto la Russa. Sempre su Facebook, Rauti ha ricordato l'anniversario del Msi rilanciando una vecchia foto del padre, Pino Rauti, parlando di "radici profonde" che "non gelano mai".

"Signori, in questi giorni l’esaltazione dell’MSI, partito fondato dai fascisti reduci di Salò, come Almirante e Romualdi, è ormai ai massimi livelli, qui la seconda carica dello Stato. Del quale ovviamente rispetto il ricordo del padre, ma non l’esaltazione dell’MSI. Un partito che sotto la guida di De Marsanich negli anni 50’ sosteneva che rispetto al fascismo bisognava 'Non rinnegare, non restaurare'", scrive su Facebook Emanuele Fiano, ex parlamentare del Pd, rilanciando il post di Ignazio La Russa. "Hai capito? Per l’MSI il fascismo, quello dell’omicidio Matteotti, del Tribunale Speciale, della chiusura dei partiti, dei sindacati, dell’annullamento del Parlamento, dell’istituzione della censura, delle torture, delle violenze, delle leggi razziali, della servile alleanza con bastardi criminali nazisti semplicemente non andava rinnegato. Poi per cara grazia non andava restaurato", prosegue l'esponente dem. "E oggi viene esaltato da esponenti del governo e dalla seconda carica dello Stato. Che si prende la rivincita di una vita. E voi? Ex colleghi in Parlamento? Tutti zitti?", conclude Fiano.

"Giorgia Meloni si chieda se la condanna delle leggi razziali è compatibile con la permanenza nel Governo di un'esaltatrice del Msi, il partito fondato dai reduci della Rsi, regime-fantoccio di Hitler distintosi per la collaborazione coi nazisti in deportazioni e eccidi", scrive in un tweet il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali del Senato. "Con tutto l'umano rispetto per i padri di @isabellarauti e @Ignazio_LaRussa le loro uscite nostalgiche verso il MSI sono gravi. Chi rappresenta le Istituzioni non può non ricordare che le radici democratiche del Paese e la nostra Costituzione sono antifasciste", le parole su Twitter della presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

LA RUSSA - "Mi domando se chi strumentalmente sta polemizzando contro il Presidente del Senato abbia veramente letto il suo post nel quale ricorda il padre che - testuale - 'scelse con il Msi per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana'. La piena adesione del Msi alla democrazia e al Parlamento è storia e nessuno può negarla". Così Emiliano Arrigo, portavoce del Presidente del Senato.

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