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'Mistero Immuni' al Senato, chi ha l'app? Mollame: "Non l'ho scaricata"

il senatore M5S positivo: "Problemi col cellulare ma ho ricostruito ugualmente contatti"

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30 settembre 2020 | 19.33
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di Antonio Atte

E' 'mistero Immuni' al Senato, dove la notizia dei due senatori M5S positivi al Covid è stata accolta con preoccupazione al punto da determinare la sospensione dei lavori parlamentari. Da mesi il governo è impegnato in una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza di scaricare l'applicazione che consente di rintracciare tutte le persone venute in contatto con i contagiati dal coronavirus. Ma, tra i frequentatori di Palazzo Madama, quanti hanno scaricato Immuni? Francesco Mollame, uno dei due senatori 5 Stelle risultati positivi, dice di non averlo fatto per motivi 'tecnici': "Ho avuto difficoltà - spiega il parlamentare all'Adnkronos -, probabilmente a causa del mio telefono. Non sono riuscito a scaricarla...". Ma "ho ricostruito ugualmente tutti i contatti 'ravvicinati' delle due ultime settimane", assicura Mollame.

L'altro senatore contagiato, Marco Croatti, interpellato telefonicamente, sostiene invece di aver scaricato la app. In questo caso il sistema di contact tracing ha funzionato? "In effetti - osserva un senatore grillino a microfoni spenti - non abbiamo ricevuto notifiche".

Come comunicato dal collegio dei questori del Senato, Mollame non frequenta i locali di Palazzo Madama dallo scorso 10 settembre. "Alle 9.15 di oggi si è venuti a conoscenza della positività al Covid 19 del senatore Croatti, il quale ha avuto l'ultimo accesso agli stessi locali il giorno 24 settembre", sottolinea ancora il collegio dei questori, spiegando che si è provveduto "immediatamente" a realizzare "la mappatura dei 'contratti stretti' in Senato" dichiarati da Croatti "e si sono svolte le verifiche mediche previste dalla normativa vigente". "Come sempre - rimarcano i questori - i locali delle Commissioni e dell'Assemblea sono già stati sanificati".

Alla luce delle ultime notizie il tema del voto a distanza torna prepotentemente d'attualità: "Nel caso di urgenze indifferibili ed eccezionali, previo parere unanime della Giunta per il Regolamento, ho proposto che il Presidente del Senato consenta l'espressione del singolo voto a distanza con il sistema telematico, sia nelle Commissioni permanenti che in Assemblea, con modalità idonee a garantirne la libertà e l'identità di ogni singolo senatore", annuncia la senatrice grillina Elena Botto.

In una nota la Presidente del Senato Elisabetta Casellati fa sapere che, nonostante l'interruzione di oggi, Palazzo Madama rimane aperto: "Il Senato è aperto e non ho nessuna intenzione di chiudere. Non l'ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso. Oggi ho sconvocato le Commissioni esclusivamente per effettuare gli accertamenti imposti dai protocolli di sicurezza ma domani tutto dovrebbe tornare alla normalità. Fra l'altro - conclude Casellati - ho già convocato per le 9.30 di domani la conferenza dei capigruppo".

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