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Autonomia, martedì opposizioni unite in piazza a Roma: "Difendiamo l'unità nazionale"

La decisione di Pd, M5s, Avs e Più Europa "dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento"

Giuseppe Conte ed Elly Schlein - Fotogramma
Giuseppe Conte ed Elly Schlein - Fotogramma
13 giugno 2024 | 15.10
LETTURA: 2 minuti

Le opposizioni scendono in piazza unite martedì 18 giugno a Roma. "Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue. Il Governo Meloni sta forzando la mano e prova a minare le basi democratiche della nostra Costituzione, procedendo a colpi di maggioranza verso l’approvazione dello Spacca-Italia e del premierato”. È l’appello che lanciano in una nota congiunta Pd, M5s, Avs e Più Europa.

"Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale. Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle ore 17:30 di martedì 18 giugno, in piazza SS. Apostoli”.

Conte: "In piazza con Tricolore, no a clima intimidazione"

"Ieri è stata una delle pagine più brutte della storia del Parlamento. Avete visto le immagini. Era in discussione a Montecitorio il progetto dell'autonomia differenziata, questa secessione dei ricchi, questo Spacca Italia voluto da Salvini, Meloni, Tajani. Contro cui ci stiamo battendo con tutte le nostre forze perché è un progetto che romperà l'unità nazionale e non avvantaggerà nessuno", afferma Giuseppe Conte in un video sui social.

"Il nostro deputato Leonardo Donno voleva semplicemente consegnare, pensate che gesto rivoluzionario, il Tricolore al ministro Calderoli che è l'artefice di questo progetto. Ne è nata una reazione assolutamente inaccettabile, lo hanno aggredito in tanti delle forze di maggioranza, con minacce, calci, spintoni e cazzotti. Con un cazzotto lo hanno colpito all'addome, gli hanno tolto il respiro e hanno colpito anche un commesso che è dovuto essere anche lui soccorso. I dico rivedete quelle immagini e immaginate che non ci fossero i commessi a fare da forza di interdizione, cosa avrebbero fatto in un aula del Parlamento i deputati di maggioranza, come avrebbero ridotto il nostro deputato Donno".

"E' una cosa inaccettabile e peraltro per cosa? Per un Tricolore. E' la nostra bandiera. Se il vostro problema è il Tricolore e difendere l'unità del Paese, ebbene noi rilanciamo e scenderemo in piazza con i Tricolori. Martedì prossimo a Roma, piazza Santi Apostoli, ci ritroveremo con le altre forze di opposizioni per ribadire nostro no all'autonomia, al premierato, a questo clima intimidatorio, a queste aggressioni che ormai non sono più solo verbali ma diventano fisiche. Alzeremo il livello della battaglia, serve la spinta di tutti noi, venite in piazza, sventoliamo il nostro Tricolore, diciamo a questo clima e questi tentativi di vile aggressione".

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