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Ex Ilva, ArcelorMittal scrive a Meloni: "Soluzione amichevole per proteggere attività Adi"

Il ceo della multinazionale: "Disponibili a restare come azionisti di minoranza e rinunciare al controllo congiunto e al potere di veto"

L'ex Ilva - Fotogramma
L'ex Ilva - Fotogramma
20 gennaio 2024 | 23.15
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Sembra riaprirsi la partita dell'ex Ilva con la multinazionale dell'acciaio ArcelorMittal. Aditya Mittal, ceo del partner di maggioranza di Acciaierie d'Italia, in una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni e al sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano fa sapere che il suo gruppo è disponibile "a rimanere come partner strategico di minoranza che fornisca esperienza tecnica e industriale per la joint venture con Invitalia mentre il governo decide una soluzione permanente per questo asset strategico di interesse nazionale".

"La parte pubblica - si legge nel testo - sembra aver optato per un approccio unilaterale, basato su un'ulteriore modifica ad hoc del regime di amministrazione straordinaria rispetto a una soluzione negoziata. Desideriamo assicurarci che tale iniziativa estrema che non sosteniamo in quanto destinata a produrre ripercussioni assai gravi per tutte le parti e stakeholder coinvolti non sia dovuta a un fraintendimento dell'attuale posizione di ArcelorMittal e alle ragioni sottostanti".

ArcelorMittal, viene fatto sapere, "è desiderosa di trovare una soluzione amichevole per proteggere l'attività di Adi e preservare gli investimenti che abbiamo effettuato nello stabilimento ex-llva dal 2018". Il ceo conclude: "Desidero confermare ufficialmente la nostra posizione. Accettiamo di essere diluiti al rango di azionisti di minoranza (e perdere il controllo congiunto e qualunque potere di veto o casting vote) attraverso la conversione dei finanziamenti soci e un'iniezione di capitale da parte di Invitalia". "Confidiamo che questa lettera - conclude - convinca il suo Governo che azioni unilaterali ed estreme sono sia indesiderabili sia superflue alla luce della proposta concreta e specifica che abbiamo presentato, e restiamo in attesa di essere contatti. Rimango personalmente disponibile a incontrarla quando le sarà possibile per finalizzare le nostre interlocuzioni", la proposta del Ceo direttamente indirizzata al premier.

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