Dopo l'accordo con Si e Verdi via libera anche da Impegno Civico. Il leader Dem: "Coalizione necessaria per vincere, difendiamo la Costituzione dalla destra"
Enrico Letta chiude il puzzle delle alleanze incassando prima l'accordo con Sinistra Italiana e Verdi e poi con Impegno civico di Di Maio e Tabacci in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre.
"Sono contento dell'accordo elettorale" con Europa Verde e Sinistra Italiana, "che è necessario perché la parte uninominale dell'attuale legge elettorale obbliga a fare accordi elettorali", ha scandito il segretario nella conferenza stampa congiunta con il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e il segretario di SI, Nicola Fratoianni.
"La solitudine è penalizzante, non è un caso che la destra senza perdere nemmeno un minuto, ha fatto un'intesa che ha messo insieme tutte le anime della destra. Il perimetro che stiamo costruendo - ha spiegato Letta - è complesso, io non mi nascondo dietro un dito, complesso perché - ha spiegato Letta - riteniamo che sia importante dire la verità agli italiani. Al contrario di quello che sta facendo la destra, senza fare differenze tra chi sta all'opposizione e chi sta nella maggioranza del governo Draghi. Per questo abbiamo centrato questo accordo elettorale sulla grande questione dell'emergenza democratica e di difesa della Costituzione".
"Quello che presentiamo qui oggi - ha sottolineato - non è un accordo di governo, perché le cose che ci hanno diviso negli scorsi mesi restano tali, non sarebbe serio se io parlassi di accordo di governo. Io sto parlando di un'altra cosa, ed è legata all'emergenza di cui ancora non si parla. La torsione impressa dalla legge elettorale in vigore in senso maggioritario, può portare la destra unita a prendere la maggioranza dei 2/3 del Parlamento, pur non avendo la maggioranza assoluta. Lancio questo allarme e lo ripeto: con la destra che prende il 40% dei voti e tutti gli altri partiti divisi, questo 40% può portare ad avere il 66% del Parlamento. Quando noi diciamo che la Costituzione è a rischio, lo dico per questo motivo. Questi accordi elettorali - ha ribadito - sono a difesa della Costituzione, non posso pensare che la nostra Costituzione possa essere riformata, da soli, da Salvini e da Meloni. Come segretario del Pd farò tutto il possibile per offrire un'alternativa".
"Nei confronti del M5s - ha chiarito il leader Pd - abbiamo fatto una scelta di coerenza che ci siamo assunti la responsabilità di compiere ed è stata una scelta che abbiamo fatto fin dall'inizio, perché la scelta di far cadere il governo Draghi, sta portando delle conseguenze che si obbliga a prendere delle decisioni a difesa della nostra Costituzione".
Bonelli - "Sentiamo la responsabilità di salvaguardare la Costituzione, rispetto a una destra estrema che la vuole cambiare, guardando al presidenzialismo, alleata con Vox in Spagna, con Le Pen e con Afd in Germania, noi sentiamo forte senso di responsabilità", ha affermato Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, dopo l'accordo elettorale con il Pd. "La difesa della democrazia viene prima di tutto, non ci può esser lotta contro il cambiamento climatico se non facciamo prima una battaglia per la democrazia", ha spiegato Bonelli. "Dobbiamo concentrare le nostre energie per battere la destra estrema, si apre una fase nuova", ha scandito.
Fratoianni - Quella con il Pd è una "intesa di cui sono molto fiero, dobbiamo combattere insieme, costruendo un'alleanza contro la destra estrema", ha scandito dal canto suo il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ciascuno con le proprie idee. Ci batteremo per evitare che l'estrema destra prenda il governo del paese, da chi vuole frammentare il Paese, accentuando le differenze, da chi ha applaudito l'affondamento del ddl Zan, con i blocchi navali, con il razzismo", ha chiarito Fratoianni: "E' l'estrema destra peggiore che non vogliamo prenda il potere nel Paese". Quanto alla possibilità reale di governare insieme, "ogni giorno ha la sua pena - ha frenato Fratoianni - per ora è un accordo elettorale per battere la destra, mancano 50 giorni al voto, poi vedremo".
Di Maio - "Oggi inizia un lungo cammino che ci divide dalle elezioni politiche che sono un punto di partenza per una nuova Italia", ha detto il ministro degli Esteri e esponente di Impegno Civico, Luigi Di Maio, a Rainews 24 al termine dell'incontro con Enrico Letta, che ha sancito l'accordo elettorale con il Pd.
"Le persone - ha aggiunto - possono fare la differenza, nel rappresentare le comunità. Questa è una grande sfida, la grande ambizione di Impegno civico, è aggregare. A impegno civico si aggiungeranno altre realtà civiche e politiche che vogliono intraprendere questo percorso con noi. Il nostro obiettivo è quello di mettere insieme coloro che rappresentano i territori e che possono fare la differenza rispetto a una competizione elettorale che adesso entra nel vivo. Le coalizioni sono definite e chiare".
"Siamo assolutamente convinti di questa alleanza e di questa intesa - ha detto ancora Di Maio - nel segno che molti hanno chiamato Agenda Draghi, anche perché difendere l'agenda Draghi significa difendere dei risultati economici che, come abbiamo visto nelle ultime settimane, sono a livello di record mondiale. Nel mondo sul trimestre la crescita è seconda solo al Canada. Abbiamo visto come i dati riguardanti l'occupazione giovanile hanno avuto un boom. Ovviamente - ha proseguito Di Maio - dobbiamo fare sempre di più per rendere i contratti stabili e con più diritti. Difendere questi risultati significa dare la dovuta attenzione alla credibilità del Paese. Ho i miei dubbi che la coalizione di destra e gli estremismi possano assicurare la credibilità dell'Italia. Una coalizione che prima di andare al governo, dove ambisce andare e noi lavoreremo per evitarlo, ha litigato con l'Europa sui blocchi navali e un leader di quella coalizione era pronto a farsi pagare i biglietti in rubli per andare a Mosca".
"Una coalizione - ha insistito Di Maio - che ha già annunciato idee economiche che sostanzialmente sfasceranno i bilanci pubblici e che sostanzialmente vanno contro tutte quelle che sono le direttive e gli accordi che abbiamo preso con l'Europa. Se non c'è credibilità non riesci ad ottenere quello che serve ai cittadini. Primo fra tutti la riduzione dei costi dell'energia e di conseguenza l'abbassamento dell'inflazione".