La Procura fa sapere che si tratta di un atto dovuto. Il deputato di Fdi si è sottoposto all'esame dello stub il primo gennaio
Il deputato Emanuele Pozzolo è indagato nell'ambito delle indagini sull'episodio avvenuto a Rosazza nella notte di Capodanno quando un colpo partito da una pistola da lui regolarmente detenuta, ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. La procura di Biella, fa sapere in una nota, di aver "proceduto come atto dovuto all’iscrizione del medesimo configurando le incolpazioni provvisorie di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi". Pozzolo, intanto, a quanto si apprende secondo le ultime notizie di oggi 2 gennaio, si è sottoposto all'esame dello stub il 1° gennaio.
"Al fine di ricostruire compiutamente la dinamica dei fatti, oltre all’escussione a sommarie informazioni delle persone presenti sul posto" le forze dell'ordine intervenute hanno proceduto "all’esecuzione urgente di rilievi tecnici presso i locali della Pro loco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo", precisa la stessa procura di Biella. "L’espletamento di tali attività, aventi natura non intrusiva né restrittiva e/o limitativa della libertà personale, è stata eseguita con carattere d’urgenza al fine di rinvenire residui/tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti, stante il pericolo di dispersione", conclude.
Intanto Fratelli d'Italia serra i ranghi in difesa di Delmastro. Un fatto di cronaca su cui faranno luce le autorità, ma con il dato di fatto che il sottosegretario Delmastro non si trovava presente al momento del colpo di pistola partito dalla pistola del deputato Fdi Emanuele Pozzolo. E' la linea che, a quanto apprende l'Adnkronos, trapela da ambienti di Fdi circa l'episodio avvenuto la notte di Capodanno nel biellese, sul quale - è l'impostazione che viene seguita - le opposizioni fanno una campagna propagandistica e pregiudiziale. Comunque, sembra assodato che, in attesa dei dovuti accertamenti, se venissero definite sue responsabilità, Pozzolo andrà incontro alle misure ritenute in quel caso necessarie da parte del partito.
"Non mi sono accorto di nulla. Era l’una passata, la festa era finita. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola. Ho scoperto dopo che la pistola era di Pozzolo. Alla festa c’erano dei bambini, potevano farsi male". Così, al Corriere della Sera, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia, presente alla festa di Capodanno organizzata alla pro loco di Rosazza, a Valle Cervo nel biellese, dalla sorella Francesca, sindaca del paese.
A festa finita, è la ricostruzione di Delmastro, "eravamo pronti per tornare a casa. Io sono uscito per caricare la macchina, ero a 300 metri di distanza, nel piazzale. Quando sono tornato ho trovato il ragazzo ferito e la moglie in preda al panico". Che il deputato vercellese di FdI, Emanuele Pozzolo, avesse con sé un'arma, "non ne ero a conoscenza" e "sulla dinamica, non essendo presente, non ho nulla da dire. Certo, che abbia sparato o no, la pistola appartiene a Pozzolo e quindi non posso che confermare quanto accaduto".
"Vorrò sentire cosa sia successo anche dalla sua ricostruzione - aggiunge riferendosi a Pozzolo - chi era presente mi ha raccontato che aveva tirato fuori l'arma, una pistola grande quanto un accendino, per mostrarla. Poi è partito il colpo accidentalmente", e "ora aspettiamo le indagini della procura".
In un'intervista a La Repubblica Delmastro si dice "basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire".
Alla festa di Capodanno Pozzolo non era inizialmente invitato. "È passato davanti alla Pro Loco, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e l’auto di mia moglie, e ha intuito che potevamo essere lì... Mi ha chiesto se più tardi poteva passare per un brindisi e io ovviamente gli ho detto di sì".
Nessun Capodanno insieme dunque. "Per niente. Lui ha solo chiesto se poteva venire dopo, e infatti è arrivato verso mezzanotte e mezza, forse un quarto all’una, quando Capodanno era già passato, non ha fatto il brindisi con noi. E su Facebook ci sono le foto di lui che festeggia con la sua famiglia", sottolinea Delmastro che alla domanda 'Lei gira armato?' risponde: "Ma sta scherzando? Nessuno della mia famiglia ha mai avuto un’arma perché io ho il terrore delle armi".
“Sono basita, senza parole, per me è un fatto assolutamente incredibile. Non potevo minimamente immaginare una cosa del genere”, ha detto ai microfoni di Sky Tg24 Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza e sorella dell’esponente del governo e parlamentare di Fdi.
“Sono andata via prima e non so nulla di cosa sia accaduto - ha spiegato ancora ai microfoni del canale all news Francesca Delmastro - Che mio fratello non fosse presente mi è stato riferito da lui stesso perché io ero già andata via, mi ha detto che stava caricando la macchina. Quello che posso dire è che io per prima avevo iniziato a portare via i bicchieri, la festa era finita e si stava rassettando il locale in vista delle pulizie un po' più grosse che avremmo fatto successivamente. La festa era finita e stavamo andando via, Andrea mi ha detto che al momento del fatto stava caricando la macchina”.
Intanto l'opposizione è in fermento. "Ma Pozzolo può essere entrato armato in aula alla Camera in passato? O potrà farlo in futuro?". La chat dei deputati del Pd ribolle sul caso del Capodanno di Rosazza (Biella) finito con l'esplosione di un colpo dalla pistola di Emanuele Pozzolo, di FdI. Ad 'accendere' la timeline degli esponenti dem, come apprende l'Adnkronos, anche gli ultimi risvolti della vicenda, con l'esponente del partito della premier Meloni che ha invocato l'immunità parlamentare nel proseguio delle indagini.
Ma è soprattutto sul porto d'armi di Pozzolo che molti esponenti del Pd si interrogano, ponendo una questione: ottenere chiarimenti sulla possibile presenza in aula di deputati armati, una ipotesi da scongiurare assolutamente. "Quando un deputato entra, non viene controllato", scrive qualcuno. Altri sollecitano con nettezza: "Bisogna chiedere chiarimenti a Fontana".