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Caos nei seggi a Roma per le tessere elettorali ‘esaurite’

Moltissimi cittadini si sono accorti solo al momento della presentazione dei documenti di non avere più spazi utili alla timbratura e non hanno potuto votare. Il Viminale aveva da giorni messo in guardia gli elettori (FOTO)

Caos nei seggi a Roma per le tessere elettorali ‘esaurite’
25 maggio 2014 | 14.08
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Disagi nei seggi romani dove moltissimi cittadini si sono accorti solo al momento della presentazione dei documenti di avere esaurito gli spazi utili alla timbratura sulla tessera elettorale, e quindi di dover fare una nuova tessera per poter votare. Chi infatti ha ricevuto la tessera elettorale nel 2001 e da allora ha sempre votato ha “occupato” tutte le 18 caselle previste.

Al seggio nel cuore della Garbatella storica, alla Casa dei Bimbi di Piazza Longobardi, decine di elettori si sono presentati alle urne con la tessera elettorale piena di timbri. Per tutti il no fermo degli addetti al seggio: impossibile votare senza spazio disponibile per apporre un nuovo timbro. E l’indicazione di recarsi alla sede del Municipio Roma VIII, in via Benedetto Croce 50, per ottenere un duplicato della tessera. Di fronte all’insistenza di alcuni, un concitato conciliabolo tra i rappresentanti di lista e il presidente del seggio. Fino alla decisione di consultare il messo comunale. Pochi minuti e arriva la sentenza definitiva: niente da fare, il passaggio in circoscrizione è obbligatorio. “Benissimo, andassero a votare loro”, sbotta un giovane che accompagnava al seggio un anziano con evidenti difficoltà motorie.

Alle 20, all'ufficio dell'VIII municipio (FOTO), ci sono ancora centinaia di elettori in fila. Sono già stati al seggio e tutti, più o meno garbatamente, respinti. Ora aspettano il loro turno. L'attesa, come una qualsiasi coda al supermercato, e' gestita con i numeri distribuiti a mano da un indefesso addetto. "Ho finito ora la quarta striscia da 100. Da quando ho montato. Un'ora e mezza fa...", confida, pronto a rispondere a tutte le domande possibili. Raccoglie sfoghi, "a me già non m'andava di votare, se ne andassero affanculo" sintetizza per tutti quelli che se vanno un distinto elettore in giacca e cravatta. E conforta, con una calma olimpica, chi decide di attendere disciplinato che arrivi il suo numero, "tanto, stasera 'sto casino finisce".

In fila si raccolgono testimonianze e preoccupazioni. "A me non mi hanno fatto votare ma a mia madre si', le hanno messo il timbro sulla pagina bianca...", spiega una signora mostrando la tessera elettorale, evidentemente fuori regola. "Voglio essere sicura che non le annullino il voto", aggiunge, mostrando un sorprendente zelo civico. Al suo caso, evidentemente per niente isolato, tenta di rispondere un improbabile cartello in bella mostra all'ingresso: "Ai cittadini che hanno già espresso il loro voto: non possono essere forniti servizi da questo ufficio che rimane aperto solo ed esclusivamente per garantire l'operazione di voto. L'indicazione del personale dei seggi e' destituito di ogni fondamento".

Agli uffici del I Municipio di Roma a Circonvallazione Trionfale e a via Petroselli code con centinaia di persone, composte per lo più da persone in età avanzata, in attesa di rinnovare la tessera elettorale ormai esaurita.

Al Municipio ex XVII prima di mezzogiorno erano già 500 i “numeretti” distribuiti ai cittadini spediti dai seggi a farsi rilasciare una nuova tessera elettorale. “Io sono rimasto fino a ora - racconta uno dei rassegnati elettori - ma molti dopo aver aspettato un po’ hanno rinunciato, quasi tutte persone di una certa età che non possono stare in piedi per ore e poi magari affrontare una lunga camminata per tornare al seggio”. Al Municipio III i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno avanzato una specifica denuncia per il caos negli uffici: oltre 500 persone in coda per tutta la mattinata.

Municipi: caos anche per mancati straordinari dei dipendenti - Alcuni presidenti di municipio spiegano il caos con le risorse insufficienti per pagare gli straordinari, la decisione di alcuni dipendenti dei municipi di rinunciare all’indennità di straordinario anche in considerazione del braccio di ferro in corso tra i sindacati del personale capitolino e il Campidoglio sul salario accessorio, e, ancora, un problema di comunicazione tra Comune e cittadinanza. “Nel nostro caso - dice all’Adnkronos il presidente del Municipio Roma XV Daniele Torquati - una quindicina di dipendenti, in base ai propri diritti sindacali, ha rinunciato all’indennità di straordinario. Siamo stati costretti a diminuire le sedi dove ritirare le tessere e abbiamo incrementato il servizio a La Storta”.

Piovono critiche sul sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Avrebbe dovuto prendere opportuni e tempestivi provvedimenti a tal riguardo, ad esempio con avvisi negli uffici comunali o anche attraverso affissioni ben visibili ai cittadini per ricordare questo importante adempimento per l’esercizio del diritto costituzionale al voto” dice Luca Aubert, capogruppo Ncd al I Municipio.

“Che Marino fosse il peggior amministratore della storia lo abbiamo compreso purtroppo subito - rincara il consigliere di Roma Capitale, Roberto Cantiani - I disagi che i cittadini stanno patendo presso l’ufficio anagrafico in un giorno di elezioni sono espressione della sua profonda incapacità di gestione della macchina amministrativa capitolina’’.

E Giuseppe Cangemi, consigliere del Nuovo Centrodestra della Regione Lazio, annuncia di aver “presentato una denuncia alla procura della Repubblica contro il sindaco Marino“ per il caos “inaccettabile che si è venuto a creare nel XV Municipio”.

Marino interviene con una nota e spiega: ”Oltre ai servizi potenziati che abbiamo garantito visto che alcune persone non hanno potuto sostituire la tessera elettorale prima di oggi, ho anche chiamato il ministero dell’Interno per segnalare la possibilità, prevista da alcuni costituzionalisti, di inserire un timbro in una tessera che abbia esaurito gli spazi (previo accertamento della identità dell’elettore) per permettere il voto. Una possibilità che il ministero ha escluso per l’eventualità di ricorsi’’.

Campidoglio: oggi 12mila nuove tessere - Il Campidoglio precisa inoltre che ”in occasione delle elezioni europee di questa domenica, l’Ufficio elettorale centrale e gli uffici municipali hanno consegnato, da questa mattina alle 7 e fino alle 14.30, oltre 12.900 tessere elettorali in sostituzione di quelle esaurite, deteriorate o smarrite. Su tutto il territorio di Roma, oltre all’ufficio centrale di piazza Marconi, sono aperti fino alle 23 diciannove uffici adibiti al ritiro delle nuove tessere elettorali”.

Viminale: da giorni elettori messi in guardia- Il Viminale aveva da giorni messo in guardia gli elettori, sollecitandoli a provvedere in tempo al rinnovo della tessera elettorale. ”In occasione delle consultazioni elettorali europee ed amministrative del 25 maggio 2014 - si legge infatti nella nota del Viminale emanata giovedì e replicata anche sabato - il ministero dell’Interno invita gli elettori a voler verificare, sin d’ora, se siano in possesso della tessera elettorale e se sulla stessa siano ancora presenti spazi per l’apposizione del timbro, al fine di potersi rivolgere, per l’immediato rilascio della nuova tessera, quanto prima agli uffici comunali che assicureranno l’apertura al pubblico anche nella giornata di sabato 24 maggio dalle ore 9 alle ore 18, mentre domenica, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, dalle ore 7 alle ore 23”.

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