Delegazione partito Orban sarà a Pontida e a processo leader Lega: "Ho avuto un incontro eccellente oggi con il patriota più ricercato d'Europa"
"Sei il nostro eroe e sei sempre il benvenuto in Ungheria". A scriverlo su X è il premier ungherese Vitkor Orban, dopo l'incontro a Budapest con il leader della Lega Matteo Salvini.
Il vicepremier e ministro si trova nella capitale ungherese per il consiglio informale dei ministri dei Trasporti. "Ho avuto un incontro eccellente oggi con il patriota più ricercato d'Europa, Matteo Salvini - ha scritto ancora Orban nel suo post - Grazie per la tua visita, Matteo!".
Il colloquio tra Orban e Salivini è durato più di un'ora. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. È stata l'occasione per alcune riflessioni a tutto campo, a partire dagli equilibri nell'Unione europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.
Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l'urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell'arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).
Già nei giorni scorsi Orban aveva definito un 'eroe' Salvini, dopo la richiesta per l'allora ministro dell'Interno - nell'ambito del processo Open Arms - di 6 anni di carcere. ''Il patriota più coraggioso d'Europa punito per aver fermato la migrazione. Chi difende l'Europa viene costantemente penalizzato. Cosa sta succedendo?'', aveva scritto il premier ungherese.
Rispondendogli, Salvini gli aveva dato appuntamento a Budapest per oggi: "Processi e minacce non fermeranno il vento del cambiamento e della libertà che soffia in Europa".