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Amendola: "Crisi al buio con scenari incerti"

Le parole del ministro per le politiche Ue dopo l'addio delle ministre Iv all'esecutivo. Dadone: "Situazione surreale e folle, mai più con Italia Viva? Interlocuzioni delicate". Sileri: "Nessuna alternativa a Conte"

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14 gennaio 2021 | 08.52
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"Una crisi al buio, con scenari ed esiti incerti". Per questo "niente è da escludere", comprese le elezioni. Lo dice il ministro per le Politiche europee, Enzo Amendola, ai microfoni di Radio 24 Il Sole 24 ore, commentando gli ultimi sviluppi della crisi del governo Conte bis, dopo l'addio annunciato ieri delle ministre Iv. "Mi hanno scritto tutti i colleghi degli altri Paesi europei, ultimo il ministro svedese. Sono tutti molto preoccupati", ha poi aggiunto il ministro ai microfoni di Sky Tg24.

"La situazione è sotto gli occhi di tutti e devo dire che comprendo il loro sconforto degli ascoltatori, che provano non dico rabbia ma disappunto rispetto a una situazione che è abbastanza surreale, folle, inspiegabile", il commento del ministro per la Pa Fabiana Dadone che ha risposto anche ai messaggi degli ascoltatori sulla crisi di governo a 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1. "In un momento come questo nel quale cominciamo a vedere l'uscita da una situazione molto, molto complicata, che si apra una crisi di questo genere non ha motivazioni reali e oggettive tali da giustificare una crisi".

"Questa situazione agli occhi di chi ci guarda dall'estero - ha aggiunto Dadone - crea un'instabilità di un certo tipo che non rende giustizia allo sforzo che ha fatto il Presidente Conte e tutto il governo, comprese anche le ministre di Italia Viva che hanno fatto in questi mesi con noi". Una situazione, ha continuato la ministra, che "non rende giustizia a un Paese che ha rispettato tutte le regole anche molto difficili che gli abbiamo chiesto di rispettare in questi mesi e che oggi si trova di fronte a uno scenario che è stato sì dichiarato e paventato più volte ma che sicuramente destabilizza e lascia senza parole".

Dadone: "Mai più con Iv? In queste ore interlocuzioni delicate"

Rispondendo alla domanda se mai più un governo con Italia Viva, Dadone replica: "Io in questo momento non voglio esprimermi in questo senso e neanche nel trovare soluzioni tra chi potrebbe sostenere un eventuale futuro governo perché ci sono interlocuzioni delicate in queste ore".

"Quello che mi interessa è che il Paese riesca ad avere una guida come quella del Presidente Conte che permetta di raggiungere obiettivi importanti come il dl Ristori: dobbiamo dare ristori a cui chiederemo e abbiamo chiesto di sospendere le attività, le misure sanitarie bisogna portare avanti il Recovery. Non è che si può fermare la realtà per discutere di equilibri delicati". Comunque, ha aggiunto Dadone a proposito di Renzi e degli esponenti di Italia Viva "ho sentito che continueranno a votare alcuni provvedimenti e non escludono quasi tutte le vie".

Sileri: "Nessuna alternativa a Conte"

"Se vedo alternative a Conte? Vedo solo Conte, punto. E’ stato fatto un ottimo lavoro in quest’ultimo anno". Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite della trasmissione 'L’Italia s’è desta' su Radio Cusano Campus.

Azzolina: "Scelte difficili da comprendere"

"Queste sono ore molto delicate per la scuola e, in generale, per tutto il nostro Paese, e per il mondo che da mesi sta vivendo una pandemia terribile. Da ieri il contesto in Italia è reso ancor più incerto da scelte che sono difficili da comprendere per i cittadini", il commento della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, in occasione della presentazione di interventi per contrastare la povertà educative e la dispersione scolastica che saranno realizzati in collaborazione con il Terzo Settore e l'associazionismo.

"Noi però abbiamo il dovere di andare avanti, di continuare a lavorare per i ragazzi, le ragazze, le famiglie, il personale scolastico, e così faremo - ha aggiunto Azzolina - Noi lo sappiamo che questa crisi ha pesato e pesa sui nostri studenti, e sappiamo anche, è evidente che chi appartiene ad una fascia debole dal punto di vista economico o sociale la paga due volte questa crisi. Ed è per questo che siamo qui oggi".

Patuanelli: "Superata irresponsabilità del Papeete"

"In questi giorni abbiamo davvero sentito di tutto, e penso che la sensazione sia comune: sconcerto. Verso parte di una classe dirigente che non riesce a liberarsi dalla retorica per guardare in faccia la realtà. Persiste la cronica tradizione di proiettare sui leader le contraddizioni, i successi o gli insuccessi quotidiani della politica, sacrificando il senso di comunità e di responsabilità che dovrebbe animare ogni nostra azione. Attaccare il leader è l’alibi perfetto per giustificare i limiti e l’ego, talvolta smisurato, degli individui. Ne sono una dimostrazione i continui, reiterati e strumentali attacchi subiti da Giuseppe Conte da una parte della sua stessa maggioranza". Ad affermarlo in un post su Facebook è il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

"Oggi dovremmo parlare di questo, invece siamo avvitati attorno a una crisi politica che per assurdità, negligenza e irresponsabilità, supera persino quella del Papeete", sottolinea ancora, ricordando che "appena due giorni fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il più grande piano d’investimenti della storia". "È un risultato frutto dei sacrifici degli italiani, un ammontare di risorse che - evidenzia- il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Governo hanno saputo ottenere con una lunga opera di mediazione politica a Bruxelles e con una credibilità internazionale ritagliata sul campo".

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