L'ex sindaca di Roma all'Adnkronos: "Abrogazione reato aprirebbe la strada a far west"
L'abolizione del reato di abuso d'ufficio "è una misura eccessiva". Lo sostiene, parlando con l'Adnkronos, l'ex sindaca di Roma Virginia Raggi, avvocato e attuale consigliera capitolina del Movimento 5 Stelle, a proposito della riforma della giustizia proposta dal ministro Carlo Nordio che prevede, tra le varie norme, l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio. Secondo Raggi - che in passato è stata indagata per abuso d'ufficio, accusa poi archiviata - "parliamo di un reato che riguarda anche funzionari e dirigenti, non solo politici: ovvero, di tutta quella parte amministrativa che fa funzionare la 'macchina'. Non si può immaginare di abolire del tutto un reato che, qualora non esistesse più, aprirebbe la strada al far west. Chi agisce nella legalità non ha nulla da temere".
Molti sindaci chiedono di riformare l'abuso d'ufficio, perché secondo loro questa norma avrebbe fatto male alla pubblica amministrazione: "Ritengo che questo reato non vada usato come una clava ma allo stesso tempo serve mettere un freno a condotte antigiuridiche che inquinano la regolarità e l'andamento della buona amministrazione", spiega ancora Raggi, che in merito alle parole del Guardasigilli sul tema osserva: "Il ministro della Giustizia Nordio dice che con l'abolizione dell'abuso d'ufficio l'economia andrà meglio, ma quale economia? Forse quella del far west, un'economia senza regole dove prevale il più forte e il più scaltro".