L’assemblea Anci 2021 è stata l’occasione per approfondire il ruolo della sinergia tra Inps e Comuni nel percorso di generazione di benessere concreto per i cittadini di questo Paese e ragionare sul valore della prossimità.
Secondo Gabriella Di Michele, direttore generale dell'Inps "lo sforzo messo in campo durante l’emergenza Covid è stato possibile anche grazie alla stretta e continua collaborazione di una molteplicità di attori, stakeholder ed istituzioni su cui Inps ha potuto contare per erogare i suoi servizi e il cui ruolo proattivo ha permesso la costituzione di una vera e propria rete di prossimità".
Per continuare in questo lavoro comune con l’obiettivo di raggiungere capillarmente gli utenti, Inps ha proposto la firma di un protocollo quadro con Anci per aprire Punti Inps in tutti i comuni che aderiranno. Ciò permetterà di garantire a cittadini e imprese un servizio integrato e di qualità direttamente da parte del personale dell’Istituto, attraverso gli asset tecnologici di Inps.
L’utilizzo del servizio di web meeting consentirà di erogare dovunque la consulenza Inps a favore dei cittadini anche nei territori in cui l’Istituto non è presente con le sue strutture. L’importanza di un percorso di prossimità è stata condivisa dal sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, delegato Anci al welfare e politiche sociali, che ha ribadito come una risposta istituzionale ai bisogni crescenti delle comunità locali debba tener conto del fatto che i comuni sono 8000 e hanno una complessità territoriale e sociale molto diversificata, da tenere in considerazione nel processo di coprogettazione e personalizzazione dei servizi con INPS.
In quest’ottica il sindaco Vecchi ha preso l’impegno di veicolare le proposte Inps ai comuni Italiani, affermando che con i punti Inps che possono garantire il massimo grado di prossimità possibile, a ridotti costi insediativi e organizzativi, con la web meeting per la consulenza di qualità anche a distanza, con l’interoperabilità delle banche dati, è possibile “abbattere le barriere spazio temporali tra cittadini, Comuni e INPS e ridisegnare i diritti di cittadinanza nel senso dell’uguaglianza delle opportunità e dell’efficacia del servizio”.
Luca Vecchi, infine, in qualità di presidente Anci dell’Emilia-Romagna ha dato la propria disponibilità alla sperimentazione di progetti pilota nella regione a cui, si è detto convinto, aderiranno anche molte altre istituzioni e stakeholder. La chiusura dei lavori è stata affidata alla vicepresidente Inps, Maria Luisa Gnecchi che ha posto l’attenzione sulla necessità di una stagione di riforme, di ripresa, di progettualità che punti alla sostenibilità duratura del sistema di welfare del Paese.