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Lazio in testa con maggior numero aziende comparto economia del mare

Emerge dal V rapporto sull’Economia del mare

Lazio in testa con maggior numero aziende comparto economia del mare
28 settembre 2021 | 17.27
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A fine 2020, con 37.444 imprese, il Lazio si afferma come regione italiana con il più alto numero di aziende del comparto dell'economia del mare e registra, rispetto al 2019, una crescita dell’1,1%. Di queste il 15,9% del totale appartengono alla filiera ittica, lo 0,2% all’industria delle estrazioni, il 13,1% alla cantieristica, il 5,6% alla movimentazione di merci e passeggeri, il 46% ai servizi di alloggio e ristorazione, il 4,1% alle attività di ricerca e tutela ambientale, il 15% alle attività sportive e ricreative. E' quanto emerge dal V rapporto sull’Economia del mare del Lazio 2021 della Camera di commercio di Frosinone Latina, promosso da ‘Informare’, azienda speciale per l’internalizzazione, la formazione e l’economia del mare, e presentato oggi in occasione della presentazione di 'Blue Planet Economy European- Maritime Forum', organizzato da Fiera Roma e Mar – Marine activities and research association, in collaborazione con Habitat world e Biennale habitat e con il sostegno di Regione Lazio, Unioncamere Lazio e della Camera di Commercio di Roma.

Del totale delle imprese dell’economia del mare, l’87,9% è localizzato in provincia di Roma, il 10,2% in provincia di Latina, l’1,1% in provincia di Viterbo, lo 0,6% in provincia di Frosinone, lo 0,1% in provincia di Rieti. Il Lazio è al terzo posto in Italia, con il 5,7%, come peso dell’economia del mare sul tessuto imprenditoriale regionale. Avanti a sé ha la Liguria, che registra un 9,7% di imprese di settore sul totale delle imprese, e la Sardegna, che registra un 6,4%.

In termini assoluti, Roma è la provincia italiana con più elevato numero di imprese nel settore blu economy, con quasi 33.000 unità. La segue Napoli, con 18.531 unità. Per quanto riguarda le imprese giovanili a fine 2020 il Lazio ne conta 3058: 2230 afferiscono ai servizi di alloggio e ristorazione, 211 alla filiera ittica, 1 all’industria delle estrazioni, 107 alla cantieristica, 77 alla movimentazione di merci e passeggeri, 57 alle attività di ricerca e tutela ambientale, 375 alle attività sportive e ricreative. Di queste, 2617 imprese si trovano in provincia di Roma, 377 in provincia di Latina, 43 in provincia di Viterbo, 18 in provincia di Frosinone, 2 in provincia di Rieti.

Come imprese femminili a fine 2020 il Lazio ne conta 8230: 5131 afferiscono ai servizi di alloggio e ristorazione, 609 alla filiera ittica, 5 all’industria delle estrazioni, 366 alla cantieristica, 205 alla movimentazione di merci e passeggeri, 198 alle attività di ricerca e tutela ambientale, 1715 alle attività sportive e ricreative. Di queste, 7197 imprese si trovano in provincia di Roma, 872 in provincia di Latina, 118 in provincia di Viterbo, 39 in provincia di Frosinone, 7 in provincia di Rieti. Per quanto riguarda l’incidenza del valore aggiunto prodotto nel 2019 dal 'sistema mare' sul totale dell’economia locale, il Lazio è quinto, pari merito con la Puglia, con un 4,6%. Ha davanti a sé Liguria (11,9%), Sardegna (5,6%), Sicilia (5,4%) e Friuli Venezia Giulia (5,1%).

Il Lazio si colloca al quinto posto anche relativamente alla quota di occupazione assorbita dalla blue economy sul totale regionale, con il 5,3%. Si collocano prima in graduatoria: Liguria (11,9%), Sicilia (7,8%), Sardegna (7,6%) e Calabria (5,7%). In termini assoluti la provincia di Roma ha prodotto nel 2019 l’ammontare più rilevante di valore aggiunto (circa 7,5 miliardi di euro), grazie al lavoro di quasi 129.000 occupati. In termini relativi, però, ossia rapportati agli altri dati economici regionali, sono la Blue Economy di Trieste (con un’incidenza del 15,5%) e La Spezia (14%) a primeggiare, rispettivamente nelle graduatorie provinciali produttive e occupazionali.

Per il Lazio sono soprattutto i servizi di alloggio e ristorazione a contribuire maggiormente al totale del valore aggiunto dell’economia del mare, con il 39,1% rispetto al totale economia mare e l’1,8% rispetto al totale economia. Seguono il comparto della movimentazione delle merci e passeggeri (23,8% rispetto al totale economia mare e l’1% rispetto al totale economia), le attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale (14,1% rispetto al totale economia mare e 0,6% rispetto al totale economia), attività sportive (9,9% rispetto al totale economia mare e 0,5% rispetto al totale economia), cantieristica (6,8% rispetto al totale economia del mare), comprati della filiera ittica (2,9%) e delle estrazioni marine (3,4%).

L’analisi sul dato occupazionale del Lazio mostra come siano soprattutto i servizi di alloggio e ristorazione a contribuire al totale degli occupati nell’economia del mare (il 51,9% rispetto al totale economia mare e il 2,7% rispetto al totale economia), seguiti dal comparto della movimentazione delle merci e passeggeri (12,6% rispetto al totale economia mare e 0,7% rispetto al totale economia), dalle attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale (12,4% rispetto al totale economia mare e 0,7% rispetto al totale economia), dalle attività sportive (11,5% rispetto al totale economia mare e 0,6% rispetto al totale economia), dalla cantieristica (7,4% rispetto al totale economia del mare), dai comprati della filiera ittica (3,3%) e delle estrazioni marine (0,7%).

Il Lazio, con un moltiplicatore pari a 1,8 € ogni euro di valore aggiunto prodotto, attiva dagli 8,2 miliardi di euro fino a ben 14.8 miliardi di euro, per un totale generato dalla filiera del mare pari a quasi 23 miliardi di euro. La lettura del dato riferito alle singole province mostra come Roma attivi dai 7,5 miliardi di euro 13,5 miliardi di euro (per un totale generato di 21 miliardi di euro); Latina dai 526 milioni di euro 946 milioni di euro (per un totale di quasi 1,5 miliardi), Viterbo da 82,4 milioni di euro 148 milioni (per un totale di 230 milioni), Frosinone dai 64 milioni di euro 115 milioni (per un totale di quasi 180 milioni) e Rieti da 13,6 milioni 25 milioni di euro (per un totale di 38 milioni). L’import-export marittimo generato dalle imprese del Lazio nel 2020 è 10,1 mld euro. Nel 1° semestre 2021 l’import-export via mare è cresciuto del 33% rispetto al 2020, attestandosi a 6,1 mld di euro. I porti del Lazio nel 2020 hanno movimentato 11,3 milioni di tonnellate di merci, e 1,2 mln di passeggeri

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