Il presidente della Fondazione aprendo i lavori del Forum Enpaia 2024 su 'Economia e società. Scenari e prospettive'.
"L'Ia sempre di più porterà alla risoluzione di problemi, ci auguriamo, sempre più complessi. Ma viene da porci delle domande. Mi chiedo, quale sarà l'impatto delle nuove tecnologie su tutti noi, su tutta la società? Il futuro sarà dell'uomo o delle macchine? Il nostro compito, anche come chi opera nell'agricoltura, sarà di creare un futuro più giusto ed equo, con al centro l'uomo". Così Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia, aprendo i lavori del Forum Enpaia 2024 su 'Economia e società. Scenari e prospettive', promosso dall’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura e giunto alla quinta edizione, che si tiene oggi a Roma, presso Villa Aurelia.
Piazza ha sottolineato che "con la potenza di calcolo dei nuovi computer si aprono possibilità infinite. Ma l'innovazioen sarà aperta a tutti, sarà democratica? Nel nostro settore, l'agricoltura, questa inondazione di dati ci porterà verso approcci naturali o no? Ci aiuterà ad avere piante meno idro esigenti, più resistenti e meno bisognosi di fitofarmaci? E mangeremo cibi coltivati nei campi o nei capannoni?", si è chiesto il presidente di Enpaia.
Piazza in conclusione ha sottolineato che ci dovrà essere "una grande responsabilità dell'uomo per generare l'etica dell'intelligenza artificiale. La domanda è: l'intelligenza umana governerà o sarà governata?", ha concluso.