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Federlegnoarredo: "Bene credito d’imposta per semilavorati da riciclo, ma più risorse"

Immagine di repertorio - FOTOGRAMMA
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21 dicembre 2021 | 15.38
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“Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla ‘Definizione dei requisiti tecnici e delle certificazioni idonee ad attestare la natura e le tipologie di materie e prodotti, ai fini delle agevolazioni fiscali sui prodotti da riciclo e da riuso’ si compie un altro importante passo verso il riconoscimento della filiera del legno-arredo, e in particolare dei semilavorati, quali esempi virtuosi di economia circolare e sostenibilità. Finalmente, alle imprese e ai soggetti titolari di reddito da lavoro autonomo che impiegano semilavorati prodotti almeno per il 75% da materiali di recupero, spetterà un credito di imposta pari al 25%, fino a un importo massimo di 10mila euro per ciascun beneficiario". Lo dichiarano Paolo Fantoni e Maria Porro, delegati alla sostenibilità per FederlegnoArredo.

"FederlegnoArredo si è profusa a lungo affinché fossero inclusi i semilavorati in questa misura che recepisce e applica concretamente lo spirito della Direttiva (Ue) 2018/851 del 30 maggio 2018 (Waste Directive), parte centrale del primo Pacchetto Economia Circolare. Dobbiamo sottolineare che, sebbene le risorse a disposizione siano ancora molto limitate e riferite alla precedente annualità, almeno si inserisce un sistema di premialità per chi usa materiali riciclati: si tratta di un segnale di indubbio valore e la Federazione si impegnerà affinché tali incentivi vengano stabilizzati e rafforzati anche per i prossimi anni”, aggiungono.

“L’utilizzo di pannelli proveniente da legno di riciclo al 100% rende la nostra filiera la più sostenibile al mondo, e non possiamo che essere orgogliosi di aver costruito questa eccellenza. Basti pensare - spiega Fantoni - che, ogni anno, in Italia, recuperiamo 4 milioni di tonnellate di legno post consumo, grazie all'utilizzo di pannello truciolare prodotto e realizzato al 100% dalla filiera del recupero. Un circolo virtuoso che evita il taglio di 8 milioni di alberi all’anno e riduce le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di oltre un milione di tonnellate all’anno”.

“Da oggi, il valore ambientale di questi processi produttivi che implicano importanti investimenti economici da parte delle aziende, ha un riconoscimento anche in termini fiscali e il provvedimento può essere inteso come un vero e proprio apripista valido per qualsiasi altro tipo di materiale da riciclo, a partire da pelle, tessuti, plastiche, imbottiture che la nostra filiera utilizza quotidianamente”, osserva Porro.

"La sostenibilità della filiera - concludono Fantoni e Porro - è uno degli obiettivi di FederlegnoArredo che ha recentemente tradotto in un Decalogo in cui proprio il riuso, la durabilità e la circolarità dei processi costituiscono un elemento fondante e il decreto può rappresentare un valido strumento per lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera”.

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