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Il reddito di cittadinanza proposto dal M5S riapre la mischia. Oggi è il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a riaccendere le polemiche relativamente al costo che lo Stato dovrebbe sostenere per questo strumento universale. "Il reddito di cittadinanza proposto dal M5S costerebbe alle casse dello Stato tra i 35 e i 38 miliardi di euro. Una cifra molto consistente", ha detto Boeri che ha formulato la stima sulla base del ddl presentato dai 5 stelle al Parlamento tre anni fa.
Immediata la replica dei deputati 5 Stelle. "Basta bugie", hanno risposto a una sola voce i capigruppo di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli. "L'Istat ha calcolato in 14,9 miliardi di euro la spesa annua, più 2 miliardi d'investimento il primo anno per riformare i Centri per l'Impiego", hanno spiegato.
Ma all'Inps i conti non tornano. "L'avevamo valutata già nel 2015 e sarebbe costata allora 29 miliardi. Ora abbiamo rifatto queste stime alla luce dei dati più recenti, combinando le nostre informazioni con quelle dell'Agenzia delle Entrate, e riteniamo che possa costare tra i 35 e i 38 miliardi", ha argomentato ancora Boeri che ha presentato oggi i dati del primo trimestre del Reddito di inclusione.