Il presidente ucraino: "Armi miglior investimento per stabilità nel mondo"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a intervenire a Davos e insiste sul parlare direttamente con Vladimir Putin e non via intermediari. "Se Putin comprende la realtà, allora c'è la possibilità di trovare una via di uscita diplomatica dal conflitto", ha affermato. Il presidente ucraino ha insistito sulla necessità che Mosca ordini il ritiro delle sue truppe lungo le linee precedenti l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. "Questo potrebbe essere un primo passo in direzione dei colloqui", ha aggiunto Zelensky, citato dalla Bild.
"L'Ucraina combatterà fin quando non riavrà tutto il suo territorio", ha detto ancora il presidente ucraino, intervenuto in collegamento a un evento della Victor Pinchuk Foundation di Davos. Lo riporta l'agenzia Dpa.
La situazione nel Donbass è "estremamente difficile" e "tutta la forza che l'esercito russo ancora possiede è stata riversata lì per attaccare", aveva detto nella notte nel suo discorso, dove ha sostenuto che "la fornitura di armi" all'Ucraina sia "il miglior investimento" per la "stabilità nel mondo". Il presidente ucraino ha citato "Lyman, Popasna, Severodonetsk, Slovyansk", nell'Ucraina orientale, accusando le forze russe di voler "distruggere tutto".
"Sono grato a tutti i partner dell'Ucraina che ci aiutano. Ma lo sottolineo ancora, più a lungo durerà questa guerra, più alto sarà il prezzo per la protezione della libertà non solo per l'Ucraina, ma per tutto il mondo libero - ha proseguito -. Quindi, la fornitura di armi pesanti all'Ucraina, lanciarazzi multipli, tank, armi antinave e altre armi, è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo ed evitare molte crisi gravi che la Russia sta ancora pianificando o ha già provocato".
Zelensky ha poi ricordato i "tre mesi" dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, lo scorso 24 febbraio, quando Vladimir Putin ha annunciato quella che per il Cremlino è una "operazione militare speciale". "Si è concluso il terzo mese della nostra difesa. E' un periodo lungo - ha detto il presidente ucraino - Non era stato nemmeno ipotizzato dai nostri nemici".
"Sono tre mesi di crimini di guerra degli occupanti russi. Tre mesi di attacchi, distruzione, blocchi - ha proseguito secondo il discorso riportato dalla presidenza ucraina - Dobbiamo sempre ricordarci che questi tre mesi siamo sopravvissuti grazie alle decine di migliaia di imprese di tutti coloro che difendono lo stato. E al prezzo di decine di migliaia di vite di uomini e donne ucraini uccisi dagli occupanti".
Zelensky ha criticato la "dichiarazione del tutto inadeguata" di ieri della Russia che avrebbe "'rallentato' appositamente l'offensiva". "Bene - ha aggiunto - dopo tre mesi di ricerca di una spiegazione del perché non sono riusciti a spezzare l'Ucraina in tre giorni, non hanno trovato di meglio che sostenere che avevano presumibilmente pianificato di fare così". Il presidente ucraino ha parlato di "quasi 30.000 soldati russi uccisi" e di "oltre 200 aerei abbattuti" e ribadisce il grazie a "tutti coloro che il 24 febbraio hanno deciso di stare dalla parte dell'Ucraina".