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Zaporizhzhia, Aiea: bombardamenti a 100 metri da reattori

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica: la radioattività è normale e non ci sono indicazioni di perdite di idrogeno

(Afp)
(Afp)
28 agosto 2022 | 18.25
LETTURA: 2 minuti

Tutti i sistemi di sicurezza della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia rimangono operativi e la radioattività è normale e non ci sono indicazioni di perdite di idrogeno. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica riferendo delle informazioni fornite da Kiev sulle conseguenze dei bombardamenti degli ultimi giorni.

I proiettili sono caduti nel perimetro della centrale giovedì, venerdì e sabato, "ma le informazioni sulla natura dei danni sono incomplete", si precisa in un comunicato. I bombardamenti hanno colpito i due cosiddetti 'edifici speciali' della centrale, che si trovano a circa 100 metri dai reattori (con impianti per il trattamento dell'acqua, officine per la riparazione di equipaggiamenti), e un cavalcavia. Ci sono stati anche danni ad alcune pompe dell'acqua che ora sono stati riparati.

Il direttore dell'Agenzia Mariano Grossi prosegue i suoi colloqui con tutte le parti con l'obiettivo di inviare una missione di esperti dell'Agenzia a Zaporizhzhia "nei prossimi giorni" per contribuire a garantire la sicurezza nucleare. I due reattori che erano stati disconnessi dalla rete elettrica ucraina sono di nuovo operativi dopo essere stati riallacciati venerdì, conferma l'agenzia. Le altre quattro unità dell'impianto erano già state disconnesse e rimangono chiuse.

La Russia non solo è favorevole alla missione dell'Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia controllata dalle sue forze militari ma insiste perché possa essere organizzata, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "La missione deve svolgersi malgrado l'influenza distruttiva del regime di Kiev, di coloro che lo sostengono e di coloro che usano la centrale nucleare come uno strumento non di ricatto ma di terrorismo", ha aggiunto in un'intervista al programma di Vladimir Solovyov, Voskresny Vecher, su Rossiya-1. E' un fake, una menzogna, che si debbano esercitare pressioni sui russi perché acconsenta alla missione. La Russia "per mesi non ha risparmiato sforzi per organizzare questa visita", ha sottolineato, citando l'incontro fra Grossi e Lavrov, i numerosi contatti, le telefonate, fra i diplomatici russi e l'Aiea. Gli sforzi diplomatici erano concentrati nell'organizzare questa ispezione".

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