"Mi si spezza il cuore nel vedere che l'America sta voltando le spalle a una storia gloriosa di accoglienza di immigrati e rifugiati, persone che hanno contribuito a costruire il Paese, disposti a lavorare duramente in cambio di una chance di vita migliore". Così Malala Yousafzai, la giovane attivista pakistana vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2014, ha commentato, sulla pagina Facebok del 'Malala Fund' il decreto firmato dal presidente Usa Donald Trump che ha sospeso per tre mesi il programma di accoglienza dei rifugiati nel Paese, nell'ambito di misure per la lotta al terrorismo islamico.
Trump "sta chiudendo la porta in faccia a bambini, madri e padri in fuga dalla violenza e dalla guerra", ha aggiunto. "In questo momento di incertezza e inquietudine in tutto il mondo, chiedo al presidente Trump non voltare le spalle ai bambini e alle famiglie più indifese del mondo" ha detto.