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Strage Bucha, Zelensky: "Non ci fermeremo finché non sarà fatta giustizia"

Il presidente ucraino: "Più si ritarderanno i negoziati, peggio sarà per Russia"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
04 aprile 2022 | 07.40
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"Faremo la massima pressione. Non ci fermeremo neanche un minuto finché non troveremo tutti i criminali e penso che questo andrà a beneficio della civiltà". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Bucha, secondo quanto riporta la Cnn. Si tratta di "una questione di vita, di morte e di tortura", ha continuato Zelensky, avvertendo che "se non troviamo una soluzione civile", il popolo ucraino "troverà una soluzione non civile".

Zelensky si è recato a Bucha, la località a nord-ovest di Kiev, teatro di un massacro di civili. Ha ispezionato la strada su cui una colonna russa è caduta in un'imboscata e ha parlato con alcuni abitanti. E ha ribadito che la Russia ha commesso crimini di guerra e genocidio nel Paese. Tornando a parlare di negoziati, il presidente ucraino ha detto: "Più i russi ritarderanno il processo dei negoziati e peggio sarà per loro''. Così riferendosi al fatto che ''ogni giorno le nostre truppe entrano nei territori occupati e li liberano. Ed è molto difficile dire cosa vedono'', le atrocità commesse dai militari russi e che rendono difficile negoziare. ''Si tratta di crimini di guerra e il mondo riconoscerà il genocidio'' in atto in Ucraina, ha aggiunto Zelensky.

Alla domanda della Bbc se fosse ancora possibile discutere di pace con la Russia, ha risposto: "Sì, perché l'Ucraina deve avere la pace. Siamo in Europa nel 21mo secolo. Continueremo gli sforzi sia diplomatici che militari".

"È difficile dire, dopo tutte le atrocità commesse in Ucraina, come si possa avere qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma come presidente, devo farle. Qualsiasi guerra deve finire", ha affermato ancora alla Cbs.

In un duro video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino Zelensky aveva definito i militari russi "macellai, assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori" e ha parlato della "concentrazione del male che è venuta sulla nostra terra" e ha affermato che i militari russi "meritano solo la morte dopo ciò che hanno fatto". "Voglio che le madri dei soldati russi vedano i corpi delle persone uccise a Bucha, Irpin, Hostomel. Voglio che tutti i leader della Federazione russa vedano come i loro ordini vengono eseguiti", ha detto ancora Zelensky parlando in russo.

Il presidente ucraino ha annunciato la creazione di un organismo speciale per indagare le uccisioni dei civili avvenute nelle aree attorno a Kiev dalle quali le truppe russe si sono ritirate.

In precedenza, in un messaggio registrato che è stato trasmesso in occasione della cerimonia di premiazione dei Grammy, Zelensky ha esortato il mondo della musica a sostenere l'Ucraina "in ogni modo possibile, ma non col silenzio". Zelensky ha affermato che la musica può "fare breccia" nel muro di silenzio rappresentato dalla distruzione causata dalle forze russe.

Staff Zelensky: "Bucha sarà la Norimberga di Putin e criminali russi"

"Bucha sarà il processo di Norimberga per Putin e tutti i criminali russi. Li troveremo tutti. Nessun termine di prescrizione". Lo scrive su Telegram il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, che oggi insieme a Zelensky ha visitato le città liberate nella regione di Kiev.

"Non ci sono parole quando si vedono i crimini commessi dai russi. Ho camminato per le strade di Bucha, questa città un tempo bellissima, sentendo una profonda devastazione: sono morte molte persone, i russi hanno distrutto le loro case e paralizzato le loro vite. Lo vedi sui volti delle persone che sono riuscite a sopravvivere. Alcuni di loro non riescono nemmeno a parlare di tutto l'orrore che hanno visto", scrive Yermak.

"A Bucha, Irpin e Hostomel vivevano molti giovani, la classe media, la generazione di ucraini consapevoli, i nostri figli. I russi volevano distruggere tutto. Non ci sono riusciti e non ci sconfiggeranno. I sobborghi di Kiev torneranno presto a vivere. Ricostruiremo le nostre città", promette il capo dell'ufficio della presidenza ucraina. "Trasmetteremo i fatti e le prove delle torture di massa e degli omicidi di ucraini alla Corte penale internazionale. Questo sarà un caso di genocidio e in Ucraina funzionerà uno speciale meccanismo di giustizia per indagare sui crimini russi", spiega Yermak, chiedendo "sanzioni severe contro la Russia", cioè "un embargo sulle risorse energetiche".

Kiev a Orban: "Zelensky impegnato con questioni più importanti"

"In primo luogo, né l'Ucraina né il suo presidente Volodymyr Zelensky hanno preso parte alla campagna elettorale in Ungheria. In secondo luogo, il presidente dell'Ucraina è impegnato ogni giorno con una questione molto più importante: la lotta contro l'aggressione russa". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, replicando al primo ministro ungherese Viktor Orban, il quale ieri sera - nel suo discorso dopo la vittoria elettorale - ha definito Zelensky "un avversario" al pari dei burocrati di Bruxelles e dei media internazionali.

Orban, ha detto Nikolenko citato dalla Bbc, "dovrebbe essere grato" a Zelensky "per il fatto che la realtà della guerra non ha raggiunto i confini dell'Ungheria a causa dell'eroismo del popolo ucraino". Il governo di Kiev, ha aggiunto, auspica che l'esecutivo di Budapest abbia tra le "priorità" quella di "concentrarsi sul contrasto alla politica aggressiva del presidente russo, che ha ordinato al suo esercito di commettere atrocità contro il popolo ucraino".

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