La posizione dei Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo
"Non è mai esistita una guerra del bene contro il male, questo è un imbroglio, è propaganda. Le categorie della guerra, storicamente, sono sempre state le questioni economiche, le razzie, le conquiste, le rapine. Non ci sono mai state guerre di buoni contro i cattivi. Queste sono narrazioni più da film che realtà. Dire che Zelensky è il bene e Putin il male è un’offesa all’intelligenza umana. D’altra parte mi sembra che il 70% della nostra popolazione l’abbia capito bene, perché risponde chiaramente no all’invio di armi e no alla partecipazione alla guerra ed è per la pace". Così all’AdnKronos Pietro Vangeli, segretario nazionale dei Carc, Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo. "In ogni guerra - osserva Vangeli - ci sono aggressori e aggrediti, ma ci sono anche le cause che portano alla guerra, che è la conclusione di un percorso in cui parlano più le armi di altre misure e altri fattori. Quella in corso è una guerra preparata dalla Nato da 20 anni con l’accerchiamento della Russia; è una guerra ‘organizzata’, nel senso che è da almeno 10 anni che gli Stati Uniti e la Nato armano e formano l’esercito ucraino, e hanno creato un percorso anche attraverso il colpo di stato del 2014, la questione delle repubbliche del Donbass, con l’autonomia garantita dai trattati ma non attuata. Una guerra locale che ha comportato 14mila morti, cifre ufficiali, in otto anni".
"La guerra non è mai una soluzione per i lavoratori e le masse popolari - sottolinea il segretario nazionale dei Carc -, persino il Papa ha detto che è una guerra dei potenti in cui la popolazione muore e le masse popolari subiscono tutte le catastrofi conseguenti, mentre gli oppressori, i ricchi e gli oligarchi, di una parte e dell’altra, la fanno franca, anzi, con le guerre si arricchiscono. Non a caso oggi i capitalisti e gli imperialisti stanno facendo già i conti su come ricostruire l’Ucraina, quali speculazioni fare. Tutti vogliono partecipare al tavolo per spartirsi il boccone". Certo, chiosa poi Vangeli, "le masse popolari ucraine sono vittime della guerra", ma "dovrebbero anche occuparsi di risolvere la questione di quale tipo di governo hanno messo in piedi, un governo che ha preparato le condizioni della guerra e non accettando le trattative sta aumentando le vittime di giorno in giorno, le devastazioni, il saccheggio. A cui ovviamente contribuisce anche l’invio delle armi".
Subito dopo il segretario nazionale dei Carc si sofferma sul miliziano Edy Ongaro, andato a combattere in Donbass a fianco dei miliziani separatisti russi e rimasto ucciso da una bomba a mano. "Ongaro è un eroe -spiega Vangeli -, oggi chi lotta contro l’oppressione, lo sfruttamento, la miseria e la guerra imperialista è un eroe, così come sono eroi gli operai che tutti i giorni vanno in fabbrica e muoiono sul lavoro. Invece gli eroi celebrati dalla borghesia e dai mass media sono Zelensky e compagnia. Ongaro, di fronte a una situazione di abbrutimento, crisi e degrado, ha cercato e trovato una strada per darsi un senso e un ruolo in questa società". Non ha dubbi, Vangeli, nemmeno sulla sinistra italiana.
"La sinistra italiana è allo sbando, ma non da oggi, ormai da decenni. Un po’ è al carro del Pd, che è il partito più schierato a favore delle guerre, ma di tutte le guerre. Non dimentichiamo mai che nel 1999 è stato il governo D’Alema a partecipare ai bombardamenti di Belgrado e della Serbia. Non è la prima volta, quindi, che c’è una guerra in Europa, questa è la seconda volta dopo che per diversi anni c’è stata una guerra che ha smembrato l’ex Jugoslavia. Spesso volutamente lo dimenticano. Dunque questa sinistra è un po’ al carro del Pd e vuole partecipare anche alla spartizione di posti e prebende varie. Non a caso poi una buona parte finge di opporsi ma poi entra nel Pd sostenendo il governo Draghi che è quello che sta portando alla guerra il nostro paese. Una sinistra così non serve alle masse popolari".
Giudizio netto anche sul M5S: "E’ spaccato in due - spiega Vangeli -, una parte giustamente si è opposta alla partecipazione alla guerra e all’invio di armi, ma è minoritaria. Il governo del M5S è stato assorbito dal sistema di potere contro cui ha lottato per anni dicendo di volerlo scardinare. Oggi il M5S partecipa attivamente alla politica del governo Draghi che è il governo della guerra e della devastazione del nostro Paese da un punto di vista industriale". Il segretario nazionale dei Carc, poi, si sofferma anche sui presunti legami chei Comitati hanno con la Russia e sulle accuse di essere vicini ad ambienti terroristici.
"Noi siamo un partito comunista- dice -, quindi abbiamo un legame con tutti i comunisti del mondo, in ogni Paese, anche con i comunisti ucraini che da alcuni anni sono fuori legge, e da diversi giorni in Ucraina sono state messe fuori legge diverse altre organizzazioni. Siamo con i comunisti russi e con tutte le masse popolari e i lavoratori di tutto il mondo. Siamo invece contro gli oligarchi, la borghesia imperialista, la Nato, i governanti che hanno portato all’attuale situazione. Noi abbiamo sempre posto come aspetto principale la distinzione di classe. La lotta di classe, a differenza di quanto dicevano tutti, non è finita perché le classi esistono e lo sfruttamento esiste ed è aumentato".
Ecco, osserva Vangeli soffermandosi sulle accuse di essere vicini ad ambienti terroristici, "questa coerenza dà fastidio sia destra che a sinistra. Noi siamo stati sì imputati e alcuni sono stati arrestati per associazione sovversiva da diverse procure, Milano, Bologna e così via, ma siamo stati sempre assolti perché il fatto non sussiste. Siccome la nostra politica da decenni è sempre stata chiara, ha portato a tutta una serie di attacchi repressivi preventivi contro di noi". Per Vangeli, dunque, "oggi il terrorismo essenzialmente è chi comanda, è la classe dominante la classe terroristica per eccellenza, è quella che permette che migliaia di persone muoiano sul lavoro, di malasanità, quella che ha gestito una pandemia di tipo criminale. Questi sì sono i veri terroristi. Quale altro terrorismo esiste nel nostro Paese se non chi provoca decine di migliaia di morti ogni anno?". Tornando alla guerra e al modo per porvi fine, Vangeli non ha dubbi: "L’Italia innanzitutto deve cacciare Draghi, perché è il governo Draghi che sta portando l’Italia in guerra e rafforza la tendenza alla guerra che esiste negli altri governi europei. E un problema anche della Francia con Macron e della Germania.
I comunisti devono cacciare la classe governante che porta la Terza guerra mondiale. E dopo aver cacciato Draghi serve un governo che applichi effettivamente l’articolo 11 della Costituzione e che si muova per mettere in pratica ogni azione possibile per addivenire a un compromesso e a una trattativa per porre fine ai massacri. Ci sono tanti Paesi che non si stanno schierando per la guerra e per l’invio di armi".
Infine, soffermandosi sulla figura di Putin, Vangeli afferma: "Un governante è espressione di interessi anche contrastanti. Noi siamo contro gli oligarchi russi e Putin è espressione degli oligarchi russi, e sicuramente i lavoratori e le masse popolari russi dovranno fare i conti con questo aspetto. Contemporaneamente, però, fermare la Nato e la politica guerrafondaia di annessione commerciale, economica e finanziaria degli imperialisti statunitensi ed europei, lo distingue in questa battaglia. Putin tenta di fermare la politica aggressiva economica, finanziaria e militare dell’imperialismo degli Stati Uniti, della Nato e dell’Unione Europea. E Cina e Russia non vogliono partecipare da sottomessi agli interessi della comunità internazionale, di quella che loro chiamano la Santa alleanza dei gruppi imperialisti".
"La nostra - conclude Vangeli - è una linea che non si trova facilmente sul mercato, perché dà fastidio. E' un po’ come per gli altri commentatori che vengono silenziati perché non si schierano né con l’uno né con l’altro".