Mosca apre indagine: "Immagini di civili uccisi ordinate da Usa e Nato"
Le ''provocazioni'' dell'Ucraina a Bucha rappresentano ''una minaccia per la sicurezza internazionale''. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ribadendo la tesi di Mosca secondo la quale Kiev avrebbe inscenato ''un falso attacco'', ovvero un falso massacro di civili. ''E' una messa in scena dell'Occidente e dell'Ucraina sui social network'', ha detto Lavrov.
Mosca ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onusui presunti crimini di guerra nella città alle porte di Kiev e "respinge categoricamente qualsiasi accusa di coinvolgimento'', ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa sottolineando che "i diplomatici russi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a promuovere la tesi della provocazione a Bucha, si tratta di una questione troppo seria'', ha affermato Peskov. ''I fatti e la cronologia di quanto avvenuto a Bucha non supportano la versione ucraina'', ha proseguito il portavoce del Cremlino, che ha invitato i leader internazionali a non affrettarsi a giudicare. ''I video di Bucha sono dei falsi'', ha aggiunto.
Poco la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha parlato di una "provocazione" dell'esercito ucraino, accusando Kiev di volere "interrompere" i colloqui di pace. "Il senso del crimine del regime di Kiev è quello di interrompere i negoziati di pace e aumentare la violenza", ha detto, ore dopo avere sostenuto in un'intervista alla rete televisiva russa Rossiya 1 che le immagini dei presunti massacri di civili, con foto di cadaveri abbandonati in strada o ammassati in una fossa comune, erano state orchestrate e "ordinate" dagli Stati Uniti e dalla Nato.
"Capi di stato, ministri degli Esteri, personaggi pubblici ed ex politici hanno rilasciato dichiarazioni basate su video di un minuto, anche meno, e alcune fotografie", ha affermato, secondo l'agenzia di stampa russa Interfax. "Erano disposti ad accusarci di tutto. Gli esperti non hanno lavorato, non hanno ricevuto informazioni per chiarire l'accaduto, ma le dichiarazioni politiche erano già state fatte", ha lamentato la Zakharova
Intanto il direttore del Comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin, ha ordinato l'apertura di un'indagine sul massacro di civili a Bucha, parlando di una "provocazione" dell'Ucraina. Secondo quanto si legge in una nota diffusa dal Comitato investigativo russo, infatti, le autorità di Kiev avrebbero diffuso "informazioni deliberatamente false" sulle forze armate russe a Bucha.
Già ieri la Russia ha negato ogni responsabilità per il massacro di Bucha, cittadina riconquistata nei giorni scorsi dalle forze di Kiev.
Secondo il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, le foto e i video diffusi sono "un'altra provocazione" da parte di Kiev in quanto tutte le unità della Russia hanno lasciato la località mercoledì scorso. "Durante il periodo in cui questa località è stata sotto il controllo delle forze armate russe, nessun abitante ha subìto azioni violente", ha affermato il ministero della Difesa russo. "Tutti gli abitanti locali hanno avuto l'opportunità di lasciare liberamente l'insediamento in direzione nord", si aggiunge, sostenendo che Bucha fosse bombardata 24 ore su 24 dalle forze ucraine con armi pesanti quando era sotto controllo russo.